REGIONE LOMBARDIA
Trenta botteghe storiche
Dodici sono concentrate a Busto Arsizio
Molte vantano un secolo di storia, altre 150 in tutta la Lombardia affondano le loro radici nell’Ottocento. Quindici addirittura nel Seicento e nel Settecento. L’elenco delle attività storiche che ancora rappresentano La memoria collettiva del territorio lombardo fa molto affidamento su questi centri dotati di valenza economica e sociale. Il riconoscimento è davvero prezioso, perché cadenza il ritmo del tempo che scorre e, per alcune attività commerciali o artigianali, significa rinnovamento continuo. I 62 nomi si aggiungono a quelli delle 2.234 imprese già iscritte all’elenco regionale “attività storiche e di tradizione”: 89 negozi storici, 46 locali storici e 27 botteghe artigiane storiche. Il totale ora è di 2.396. A ciascuna di esse Regione Lombardia dedica risorse economiche specifiche. «Sono realtà straordinarie che rappresentano un patrimonio economico e di tradizioni socioculturali molto importante – commenta l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi - È il saper fare lombardo, unico e incomparabile, che fa della Lombardia eccellenza nel mondo». Questo l’elenco per la provincia di Varese. Dodici nomi sono di Busto Arsizio: Arpa di Gianandrea Maurizio (1972); Bar Bandi (1961); Esserre (1976); Fiorista Colombo (1979); La Bomboniera D'Oro di Luise Mario Silvio (1973); La Nuova Macchi e Rota (1952); L'Erboristeria Roveda (1981); Nicoletta Solbiati “Dal 1979 - L'Oriente che piace all'Occidente (1979); Nido Di Grazia (1969); Ristorante Pizzeria Da Mimmo (1976); Sara Shop di Pozzi Enrico & C. (1963); Trattoria San Carlo (1965). «Complimenti a tutti – commenta il sindaco Emanuele Antonelli - Grazie per quello che fate quotidianamente per la nostra città». Ed ecco gli altri centri: ad Albizzate L’Edicola; a Cavaria con Premezzo, Farmacia Nobili (1932) e Gioielleria Orlandi & Mattiolo (1964); a Gallarate, Introini & Pavan (1963), Bottega Artigiana Storica, e il locale Luzi (1955); a Gerenzano, Busnelli Snc di Busnelli Miriam & C. (1968); a Ispra, Vege Alimentari (1946); a Malnate, ristorante Crotto Valtellina (1977); a Olgiate Olona, Pasticceria Chiara di Fabio Longhin (1974) e il ristorante Ma.Ri.Na. (1973); a Saronno, Marzorati (1967), Oreficeria Ceriani (1955), Ottica Bergamini (1951); a Tradate, Il Selvaggio (1980); a Uboldo, Gioielleria Bernardi (1978) e Turconi Calzature (1928); a Varese, Luciano Strumenti Musicali (1965) e Macchi 1941 Varese (1942).
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