IL SOSPETTO
Altre due auto in fiamme
Nella notte sono andate distrutte. Allarme in paese, non si esclude l’ipotesi del piromane
Semplici casualità o veri e propri atti dolosi? Inizia a serpeggiare una certa inquietudine tra i cittadini nervianesi dopo il nuovo rogo di auto nella notte. Un secondo episodio, dopo le cinque vetture andate in fiamme appena alcune settimane fa, è avvenuto infatti all’alba di ieri, venerdì 5 aprile.
Stavolta sono andate distrutte due macchine in sosta. Il fatto è successo in via Ticino nel parcheggio adiacente al giardino pubblico dell’area della ex Meccanica, dove si trova l’omonimo bar.
I due mezzi, entrambi di media cilindrata e posteggiati nel punto tra il muro sul lato sud-ovest e la recinzione del parco, sono andati quasi completamente distrutti. L’allarme, dato dai residenti, è scattato tra la tarda notte e le prime ore del mattino. Sul posto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che hanno prontamente sedato l’incendio, evitando danneggiamenti a altre auto vicine. Le cause sono ora al vaglio delle forze dell’ordine e al momento non si può scartare l’eventualità di un semplice corto circuito partito da una delle auto.
In tanti, però, temono anche la presenza di uno o più piromani che altro non hanno di meglio da fare che dare fuoco alle vetture in sosta. Un caso molto simile, infatti, è avvenuto lo scorso 16 marzo in via Donizetti a due passi dalla zona dei grandi centri commerciali nervianesi. Durante la tarda serata del sabato andarono in fiamme ben cinque macchine, tutte allineate in un parcheggio di un condominio: alcune erano anche state comperate da poco.
Di tutt’altro tenore, e non accostabile a questi ultimi invece, il caso di un’auto andata in fiamme a inizio febbraio nei pressi del cimitero di Garbatola: in quel caso l’incendio scoppiò con il guidatore a bordo e la macchina in moto.
C’è, però, un terzo evento abbastanza inquietante ed è il piccolo rogo di un cumulo di cartoni avvenuto pochi giorni fa a lato della chiesetta della Rotondina (a 200 metri da via Ticino). Le fiamme, in quel caso sono state facilmente spente da alcuni residenti, ma per poco non hanno lambito una delle veneziane del luogo di culto seicentesco, mettendolo a rischio.
«Non avendo elementi in merito, posso solamente esprimere preoccupazione per quanto successo e piena fiducia nell’operato dei carabinieri- ha commentato il sindaco Massimo Cozzi - chiedendo che si faccia luce al più presto. Trattandosi del secondo episodio in poco tempo, ripeto, la preoccupazione c’è».
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