VIOLENZA
Lite e coltellate: un ferito e un arrestato
Movimentato episodio in un appartamento di piazza Italia durante la notte
Negli ultimi tempi la convivenza era diventata difficile, e alla fine la rabbia è esplosa a notte fonda. Urla, sangue, le sirene delle ambulanze e delle pattuglie dei carabinieri: il bilancio della notte di follia è di un uomo di 53 anni portato al pronto soccorso con ferite d’arma da taglio alle braccia, mentre un altro di 42 è stato arrestato con l’accusa di lesioni.
É successo nelle prime ore di venerdì 21 in piazza Italia, nel cuore del paese. In un appartamento convivevano da qualche tempo tre persone, due uomini e una donna. Probabilmente il caldo di questi giorni potrebbe avere contribuito a esasperare una situazione già tesa: quel che è certo è che verso le 3 i coinquilini hanno cominciato a litigare.
Era già successo, ma stavolta in breve la situazione si è fatta critica. Mentre gli uomini si trovavano in cucina, il più giovane dei due ha perso la testa e ha afferrato un coltello. Poi ha cercato di colpire il suo avversario, che alzando le braccia si è riparato come ha potuto.
La donna si è messa a urlare, visto che ogni tentativo di dividere i due contendenti era inutile, alla fine per fortuna qualcuno ha chiamato il 112.
Una manciata di minuti dopo i carabinieri sono arrivati insieme all’equipaggio di un’ambulanza. Urla e sirene hanno svegliato mezzo paese, il ferito perdeva sangue e qualcuno già temeva il peggio. Fortunatamente i sanitari hanno accertato che il 53enne non aveva riportato ferite gravi: mentre tentava di evitare i colpi e di strappare il coltello dalle mani del rivale, la lama lo aveva ferito ai polsi, ma non abbastanza a fondo da recidere le vene. Di sangue ne aveva perso un po’, ma non era in pericolo di vita. L’uomo è stato comunque medicato, poi caricato in ambulanza e accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Rho, dove dopo le cure del caso è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.
Visto la modalità con cui era avvenuta l’aggressione, il 42enne è stato comunque arrestato: sentiti i testimoni, la procura di Milano ha ipotizzato a suo carico le accuse di lesioni personali aggravate, e così d’intesa con il pm di turno i carabinieri hanno ammanettato l’uomo e, dopo le formalità di rito, lo hanno accompagnato nel carcere milanese di San Vittore.
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