DISAGI
Bucata tubatura del gas, torna la paura
L’inconveniente durante gli cavi per la posa della fibra ottica. E subito il pensiero è corso alla tragedia del 2015 nella vicina Cantalupo

Tutto alla fine si è risolto per il meglio, ma non sono mancati momenti di apprensione e paura per un copione tragicamente già visto nell’Alto Milanese.
Stiamo parlando della fuga di gas avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 all’incrocio tra via Dei Boschi e via Kennedy, proprio a pochi passi dalla scuola e dalla parrocchia di Maria Madre della Chiesa. La situazione, con la messa in sicurezza dell’area avvenuta prima della mezzanotte, è poi stata risolta giovedì 21 con i lavori definitivi di sostituzioni delle tubazioni bucate.
I problemi sono sorti nel pomeriggio di mercoledì quando in quel tratto di strada erano in corso lavori di posa della fibra ottica. Un addetto, lavorando con una ruspa, ha danneggiato una tubatura della rete del metano presente a una certa profondità, causando una perdita di gas. Subito gli operai hanno allertato polizia locale, vigili del fuoco, carabinieri e amministrazione comunale. Il danno è stato di una certa entità tanto che i presenti, ma anche molti residenti della zona, hanno avvertito per qualche ora un intenso odore di gas. Per evitare brutte sorprese sono state chiuse alcune delle vie adiacenti e vietata la zona. Dopo le 23 è stata completata la messa in sicurezza dell’area, facendo cessare l’allerta.
Nella mattinata di ieri, invece, gli operai sono tornati in azione per riparare il guasto. È stata chiusa al traffico via Dei Boschi, mentre su via Kennedy è stato attuato il senso unico alternato. Quanto avvenuto ricorda i drammatici fatti del novembre 2015, nella frazione di Cantalupo della vicina Cerro Maggiore, quando un’esplosione causata da una fuga di gas distrusse l’abitazione dell’anziana Virginia Bollati. Lo scoppio uccise la donna e causò il ferimento di altre persone. Anche in quell’occasione la causa della perdita fu dovuta a un’errata manovra di un mezzo impegnato nella posa della fibra ottica. L’esplosione avvenne il giorno dopo con responsabilità ancora da chiarire davanti alla giustizia italiana. Stavolta, invece, tutto è andato bene.
«Viste le esperienze precedenti - ha commentato il sindaco nervianese Massimo Cozzi - sono state prese tutte le cautele. Io stesso con i miei assessori sono rimasto sul posto per ore».
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