UFFICIALE
Nms in mani cinesi
Il 90% delle quote acquisito da un consorzio di Shanghai, che salderà anche i 180 milioni di euro di debiti con le banche: «Ora nuovo slancio alla ricerca»

Ora è ufficiale: sette anni dopo l’acquisizione da parte di Regione Lombardia (all’epoca della giunta Formigoni), il centro farmacologico contro il cancro di Nerviano, il più grande in Italia, torna in mani private. Non più italiane, né europee, bensì, come ampiamente annunciato, cinesi. È di mercoledì 27 in tarda mattinata l’ufficializzazione della firma dell’accordo - probabilmente definito già prima di Natale - con Fondazione per la ricerca biomedica. Un accordo che cambia in modo radicale l’assetto societario di Nms Group, la società che controlla Nerviano Medical Sciences, il 90% delle cui quote è stato acquisito da Hefei Sari V-Capital Management Co., consorzio di aziende e di fondi di investimento con base a Shanghai.
Un’operazione complessiva da 300 milioni di euro, come si legge nella nota stampa, a ribadire che i compratori cinesi salderanno anche i debiti accumulati (180 milioni di euro circa) con le banche.
«Siamo fieri dell’accordo raggiunto che rappresenta un successo e un nuovo slancio per il centro di Nerviano, in grado di valorizzare e far crescere l’asset scientifico, il portfolio e le competenze interne e che porterà una rinnovata passione e nuove velocità alla conduzione dei progetti di ricerca e alle risposte ai mercati».
Queste le prime parole ufficiali dopo la firma da parte di Yi Baxian, farmacologo che ha ricoperto in passato la carica di presidente in due istituti di ricerca in patria.
«Siamo soddisfatti della chiusura dell’operazione», ha commentato Massimo Garavaglia, l’assessore lombardo all’Economia, Crescita e Semplificazione, fedelissimo del presidente Maroni, ricordando che il 10% di Nms sarà ancora controllato da Regione per tramite di Fondazione regionale per la ricerca biomedica.
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