L’INTERVISTA
«Noi lombardi siamo diversi da Roma»
Il presidente Fontana conferma il disappunto per le assenze istituzionali alla Scala
«No, Giorgia Meloni non mi ha chiamato. Per altro nessuno del governo lo ha fatto», taglia corto Attilio Fontana. Il giorno della Prima della Scala il presidente di Regione Lombardia non aveva nascosto il proprio disappunto di fronte alle assenze delle istituzioni romane rispetto a un evento, come il via alla stagione lirica del tempio del bel canto italiano, che è un’eccellenza tutta milanese e lombarda. «Lo dico e lo ribadisco: quando ho detto quel “Noi viviamo bene anche da soli” non me la prendevo con questo governo e con qualche ministro in particolare. Volevo solo ribadire un concetto che chi come me è della Lega ripete da sempre: noi lombardi siamo diversi da Roma. Diversi per comportamento e modello di società. Per certi versi siamo incompatibili. E questa incompatibilità si perpetua ancora oggi», spiega il governatore lombardo.
È vero, nel governo di Giorgia Meloni c’è anche la Lega con Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Giancarlo Giorgetti alla guida del dicastero dell’Economia e Finanze, ma l’andazzo resta lo stesso: «È fuori discussione che la Lega al governo cerca di essere più vicina e d’aiuto ai territori del Nord. Attenzione però: le Regioni del Nord i rapporti li hanno non con i ministri bensì con i direttori generali e posso assicurare che non è la stessa cosa. Il dialogo diventa difficile, se non impossibile».
Intervista completa sulla Prealpina in edicola mercoledì 10 dicembre
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