LA STORIA
«Noi, ultimi negozianti di San Fermo»

Il premio Penasca – iniziativa del Gruppo Culturale Amici di San Fermo come omaggio a chi rende un servizio alla comunità - quest’anno verrà assegnato a AB Market, l’unico negozio di vicinato rimasto a San Fermo. Un baluardo della vita di comunità, perché un negozio di quartiere è molto più di un posto dove si va a comprare quel che manca nella dispensa di casa. «Siamo orgogliosi di questo premio – dicono i titolari, i coniugi Angelo Barausse e Laura Policante -. Significa che il rione ci apprezza e che riconosce che, se dovessimo chiudere, difficilmente potrebbe aprire un altro negozio di vicinato a San Fermo».
Ottimi prezzi con i gruppi di acquisto
Oggi si fa fatica a concorrere con la grande distribuzione: solo tra viale Belforte, Biumo e San Fermo ci sono quattro supermercati e un paio di discount. «Ci sono mesi in cui si fa molta fatica ma teniamo duro – affermano i titolari -. Abbiamo tre dipendenti che ci aiutano (Daisy, Christopher e Renata) e due ragazze ad inserimento (Sara e Samuela). Lavoriamo con spirito di servizio e dedizione, senza guardare l’orologio».
Quello che fa sì che AB Market resti aperto è l’affetto per il quartiere, di cui Angelo e Laura conoscono esigenze e segreti. Ad esempio, grazie a un gruppo di acquisto, il negozio riesce a proporre alimentari ricercati a un buon prezzo. «San Fermo è un quartiere difficile, o lo si ama o lo si odia. Noi lo amiamo – dicono -. Siamo i confidenti del quartiere: la gente talvolta viene a raccontarci di tutto o entra solo per ascoltare una barzelletta».
Gli stranieri vanno nei punti vendita etnici
A premiare il negozio è anche il servizio personalizzato, che viene ripagato in modo altrettanto personalizzato. «Una cliente anziana ci prepara una torta quando la riaccompagniamo a casa con la spesa – racconta Angelo -. Una volta abbiamo trovato un portafogli, abbiamo chiamato per restituirlo, e la proprietaria ci ha portato in dono un vaso di fiori».
Certo, la fetta di mercato è sottile, anche perché la popolazione del quartiere è cambiata. Gli stranieri sono sempre di più e prediligono i negozi etnici, ad esempio quelli in via Piave. «In totale a San Fermo ci sono 4.500 abitanti, se ognuno facesse 10 euro di spesa alla settimana potremmo assumere tre dipendenti in più e sarebbe un vantaggio per tutti – dicono i titolari, che sono a San Fermo dal 2001 (nella sede di via Dobbiaco) e in via Monfalcone dal maggio 2022 -. Ma non è facile far passare questo messaggio».
«Offriamo il servizio a domicilio»
«A San Fermo bisogna volere bene: noi abbiamo capito che la necessità è quella di essere sempre aperti (360 giorni all’anno tranne le feste comandate), offrire il servizio a domicilio, instaurare rapporti cordiali ma chiari con i residenti – spiegano – Abbiamo visto crescere i bambini, ora a loro volta genitori. Le famiglie sono quasi tutte conosciute e il fatto di essere l’unico negozio di vicinato attivo fa sì che il market sia anche un punto di riferimento».
Proprio perché consapevoli del proprio ruolo sociale, marito e moglie intendono continuare a tener aperto il loro negozio per molti anni ancora. «Ci alziamo alle 5 e stiamo tutto il giorno insieme, battibecchiamo, ma ci vogliamo bene, e tutte le sere andiamo a letto dopo esserci dati un bacino, anche quando siamo arrabbiati» raccontano Angelo e Laura. Che sia proprio l’amore, al netto di tutte le valutazioni economiche, a mantenere l’AB Market aperto?
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