MODA
L’influencer virtuale da 245mila follower

Dior l’ha scelta come esclusiva blogger di riferimento, ma tra le sue collaborazioni si annoverano anche Versace, Valentino, Balenciaga e, ultimo in ordine temporale, Philosophy di Lorenzo Serafini che l’ha voluta come testimonial della collezione pre-fall 2019.
Dimenticate Chiara Ferragni, Kim Kardashian e Chiara Blasi, solo per fare qualche nome. La vera It-girl del momento è Noonoouri, una influencer virtuale.
Avete letto bene. Nonoouri è infatti un avatar, una modella in 3D nata quasi otto anni fa dalla fantasia di Joerg Zuber, direttore creativo dell’agenzia di design Opium, che l’ha definita un progetto di «digital haute couture» ovvero un personaggio destinato a promuovere l’alta moda nel mondo digitale.
Noonoouri ha grandi occhi marroni, capelli lunghi dritti con una deliziosa frangetta e una bocca carnosa a forma di fragola che la fanno assomigliare a un cartone animato o, meglio, a un manga giapponese.
La carta d’identità del suo profilo Instagram la rappresenta come una diciannovenne nata a Parigi, alta un metro e cinquanta, mora, curiosa, che scatta selfie e partecipa alle sfilate di moda, ma che non disdegna di dare il suo appoggio a iniziative solidali nei confronti di coloro che ne hanno più bisogno.
Nonostante l’aspetto fisico sensuale ideato ad hoc, Noonoouri non è immune da piccole imperfezioni, la statura per esempio, che la rendono ancor più realmente simile alle sue follower. E probabilmente è questo il motivo del suo successo, che la fa uscire dal cono d’ombra delle bellissime in carne e ossa. Con i suoi 245mila follower su Instagram non raggiunge le cifre da capogiro di una Ferragni che vola a quota 16 milioni o di una Olivia Palermo posizionata a 6 milioni. Eppure è diventata una vera icona della moda.
Durante le ultime sfilate è stata avvistata infatti in passerella accanto alle super modelle Kendall Jenner e Alessandra Ambrosio, ed è stata immortalata in un dopo sfilata proprio di Philosophy con la «collega» Chiara Ferragni.
La prima che ha attirato l’attenzione globale sulla piccola francesina è stata però Carine Roitfel, per dieci anni direttrice di Vogue France, che ha postato su Instagram un video in cui apparivano insieme durante una colazione, proprio come due vere amiche.
Un grande trampolino di lancio è poi arrivato da Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, che l’ha coinvolta nel lancio della collezione Resort 2019 raccontando l’evento, passo passo, a colpi di immagini sui social: ritraendola insieme ad altre celebrità intervenute allo show o addirittura nel backstage, fra modelle e truccatori.
Da quel che si intuisce la vita di Noonoouri è dunque più che vivace: passa da un evento ad una campagna pubblicitaria, ma la vediamo anche presenziare in front row alle sfilate più cool vestita griffata di tutto punto, protagonista di shooting fotografici con ai piedi i sandali di Stuart Weitzman o indossando i gioielli di Piaget o Bulgari, per fare qualche nome.
Allo stesso tempo però eccola in prima fila nella lotta contro il cancro o l’Aids.
Se una influencer generata dai pixel che indossa reali modelli di alta moda acquistabili da tutte le donne facoltose del pianeta, vi sembra comunque un fatto (quasi) normale, qualche domanda in più vi verrà pensando che l’ultima frontiera della piccola francesina dai grandi occhi è il make-up.
Noonoouri è infatti diventata la prima influencer virtuale a creare un tutorial di trucco per insegnare alle donne del mondo come applicare un rossetto oppure dare un tocco di colore al viso con il fard. A volerla come testimonial d’eccezione è stata Kim Kardashian West per lanciare l’omonima linea beauty declinata, ovviamente, nei prediletti toni del «nude».
Ma perché Case di alta moda sono approdate ora ai testimonial virtuali? Una possibile risposta la possiamo forse trovare nella «mission» che il brand Philosophy di Lorenzo Serafini ha elaborato per sottolineare la scelta di Noonoouri: «Instaurare un dialogo apparentemente impossibile con una sensibilità opposta alla sua e confrontarsi ancora una volta con il mondo del digitale e in particolare con un fenomeno nato dai social annullando così la differenza tra realtà e social media reality».
Ma probabilmente è anche vero che, al contrario delle influencer tradizionali, quelle virtuali non fanno i capricci, indossano abiti senza creare problemi, perché i modelli si possono adattare senza doverli ricucire in base alle forme o addirittura realizzarli su misura. E perché vivono in un preordinato mondo parallelo immaginario, senza avere alle spalle una vita privata magari turbolenta che potrebbe stridere con la filosofia «politically correct» del marchio.
È così che il progetto artistico e la strategia di marketing che Noonoouri incarna piace tanto alle aziende più all’avanguardia e, soprattutto, ai consumatori più giovani, dai Millenials alla generazione Z, quella nata con il cellulare in mano. La moda ha fatto le valigie e veleggia verso mondi molto, molto lontani.
Difficile per le mortali modelle competere con questi social avatar: non invecchiano, non si ammalano, sono sempre e comunque e ovunque disponibili. E poi non necessitano di diete e non soffrono nemmeno di pelle secca od occhiaie. Il momento di influencer e blogger umane sembra dunque finito, avanti con il mondo virtuale? Alla fine, nella moda, è pur sempre una questione di pelle.
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