L’EMERGENZA
Notte nera: venti furti a segno
Ladri scatenati in questo inizio di dicembre, case e aziende nel mirino. L’orario critico va dalle 18 alle 21
Nessuno può sentirsi al sicuro. Che si trovi in casa oppure in azienda, le possibilità che qualcuno cerchi di introdursi nella sua proprietà per rubargli tutto il possibile sta crescendo in maniera spaventosa. E la serata di sabato è stata una prova terrificante da questo punto di vista.
Dati ufficiali non ce ne sono, ma stando alle testimonianze raccolte dovrebbero essere stati almeno venti i furti in appartamento (o in azienda) messi a segno dai ladri. Bande che stanno funestando il cammino verso il Natale di tanti bustocchi così come di parecchi residenti nei paesi della Valle Olona.
Un’aggressione senza fine che ormai ha i contorni dell’emergenza, nei confronti della quale le forze dell’ordine fanno quello che possono, con organici ridotti e - ancor più - con normative che spesso vanificano il loro lavoro, anche quando riescono a mettere le mani sui malviventi. Oltretutto si tratta di un territorio da controllare talmente vasto e senza punti di riferimento sui bersagli preferenziali, da rendere difficilissimo il lavoro di prevenzione.
Il punto è che nel mirino dei malintenzionati finisce davvero di tutto: case belle e case più modeste, centro o rioni, palazzi e villette. Particolarmente impressionate è che sabato, in almeno due casi (uno a Busto e uno nella frazione fagnanese di Bergoro), siano stati svaligiati degli appartamenti inseriti nel medesimo complesso, quindi con i ladri che hanno fatto irruzione in un’abitazione, hanno preso tutto il possibile fra gioielli, denaro e materiale elettronico, quindi hanno attraversato il pianerottolo e sono passati alla proprietà successiva. Talvolta sono riusciti a entrare nelle case, in qualche altra occasione qualcosa li ha disturbati provvidenzialmente. In ogni caso il bilancio di questo inizio di dicembre - nei primi dieci giorni si calcolano un’ottantina di incursioni avvenute in zona, ma come detto sono sempre dati empirici - ha ormai assunto dimensioni paurose.
Da quel che emerge, l’orario critico va dalle 18 alle 21, quando cioè cala il buio ma c’è ancora viavai di persone per le strade, quindi con condizioni di rischio elevate per i ladri (che solo in poche occasioni hanno operato quando qualche proprietario era presente nelle stanze accanto) ma anche con la possibilità di muoversi senza dare nell’occhio.
La vicenda del pittore Silvio Crespi, che si è ritrovato la casa svuotata per un valore di circa 70mila euro, è solo una delle tante. Ma è davvero un’invasione di minacce, con colpi nelle fabbriche della zona industriale, nelle abitazioni del centro e pure in quelle delle periferie, senza disdegnare i negozi. Lasciando dietro di loro rabbia e turbamenti che non paiono avere fine.
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