SERIE A
Ojm, risultati in bianco, bilanci in rosso
In dieci anni perdite pesanti a fronte di un rendimento deludente. Ma il trend sta cambiando

Dieci anni di Pallacanestro Varese riletti al cambio dei bilanci. I dati biancorossi, parametrati a quelli delle avversarie della serie A, riflettono l’andamento “sinusoidale” dei risultati sportivi. Con la stagione in corso che offre però motivi per guardare ad un futuro più roseo, tra budget in ascesa e passivo in netto calo. I numeri sono quelli dei bilanci che le società professionistiche di serie A sono tenuti a pubblicare, e come tali disponibili presso il Registro delle Imprese: mancano ovviamente i dati ufficiali del 2022/23 ancora in corso, il cui bilancio sarà chiuso in autunno e disponibile all’inizio del 2024.
L’evoluzione dei costi complessivi di ogni stagione – spesso in discesa, raramente in ascesa – è strettamente legata al magro bilancio sul campo dopo il terzo posto degli Indimenticabili 2012/13. Un playoff e due Final Eight in 10 stagioni, a fronte però di risultati di esercizio in rosso, a volte anche profondo: non necessariamente spendere tanto significa spendere bene, in realtà il budget più alto (4.901 mila euro del 2016/17) fu quello che causò il deficit più alto e un risultato non certo brillante (dodicesimo posto dopo il cambio Moretti-Caja). Ma nei 2,6 milioni di perdite ripianate dal consorzio tra il 2015 e il 2020 emerge chiaramente come il peso della proprietà “solitaria” stava schiacciando “Varese nel Cuore”.
Le operazioni Ponti e “Orgoglio Varese” avevano già contribuito dal 2018 al 2020 a ridurre l’entità del passivo; poi il “Covidbasket” ha colpito duramente un club fortemente legato ai ricavi dal botteghino (947mila euro nel 2018/19, l’ultima stagione completata pre-Covid). E non a caso il 2020/21 a porte chiuse ha sensibilmente ridotto il budget, aumentato il passivo e fatto registrare il peggior risultato sportivo del decennio. I primi esiti positivi dell’effetto Luis Scola, e del progressivo aumento dei ricavi da sponsorizzazione (che dai 3,5 milioni del 2012/13 erano scesi a 2,4 milioni nel 2017/18) si sono riverberati già nella seconda metà della stagione passata, nella quale comunque i ricavi da botteghino sono stati nuovamente “azzoppati” dalle capienze ridotte per lunghi tratti. Quest’anno Varese ha rivisto al rialzo gli investimenti, potenziando prima di tutto la struttura societaria, tecnica ed organizzativa e tornando ad investire direttamente sulle giovanili dopo il divorzio dall’Academy.
Ma il “basket-champagne” impostato sull’asse Scola, Arcieri e Brase sta generando un circolo virtuoso, tra ricavi al botteghino e l’entusiasmo degli sponsor. Per il 2022/23 si ipotizza una perdita contenutissima, o addirittura un possibile utile se si raggiungessero i playoff. Per il 2023/24 si punta al 25% in più di budget per arrivare ad investire 6 milioni (uno in più dal Pelligra Group, il resto da sponsor nuovi e rinnovati al rialzo).
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