PRODOTTI NATURALI
Ad Arcumeggia vive una strega

Ad Arcumeggia c’è una strega. Ha 31 anni e si chiama Mattia Stefani. È lui a definirsi così, tanto da essersi inventato l’Emporio della Strega, un’attività artigianale con cui produce soprattutto saponi, oli e smudge, vale a dire gli stick di incenso naturale, caratteristici della cultura degli sciamani e dei popoli indigeni. Tutti sono realizzati con prodotti rigorosamente cresciuti quassù, nella perla della Valcuvia. Un borgo di una cinquantina di abitanti dove, di recente, è planata con la sua “scopa” anche Mattia la Strega.
Di magia, intesa come rituali e suggestione c’è quel pizzico che basta. Dietro, soprattutto, vi è un profondo studio e una conoscenza delle materie prime, a partire dalle erbe e dei processi per lavorarle e trasformarle in gioielli per la cura e il benessere del corpo e dell’anima.
«La mia passione è nata da nonna Bruna - racconta Stefani - che mi ha trasmesso la passione per le piante, partendo dai suoi erbari. E, ormai, è da tanti anni che produco saponi, ben prima della moda bio. Ero allergico a quelli classici e così ho pensato di crearmeli da solo». Risultato? Ottimo e profumato. Non solo. I saponi “stregati” durano molto di più di quelli che conosciamo tutti. «Poi ho cominciato a regalarli agli amici, sono piaciuti e, allora, ho deciso di allargarmi. Ne produco di rosmarino, timo, tarassaco, alloro e in base alle piante che ho. Quest’anno proverò con la lavanda e poi mi è venuto in mente un esperimento con del materiale di recupero, come la cenere. Come andrà? Vedremo. L’unica parte chimica all’interno dei miei saponi è l’agente saponificante, ovvero la soda ma, anche in questo caso, tutto deriva da un processo naturale».
D’altronde la sua casa ad Arcumeggia e a metà tra un erbario e un laboratorio a cui “collaborano” anche una dozzina di animali domestici che scorazzano qua e là tra la zona abitata e il giardino a picco sulla valle.
Capelli lunghi e con meches colorate, cappello e mantello, sorriso stampato sulle labbra e ottima parlantina, Mattia ci tiene a precisare che lui è una strega che va ben oltre la moda del momento: «Per realizzare questi prodotti, bisogna studiare i libri di botanica. Non ci si improvvisa su internet, altrimenti si rischiano di compiere dei seri danni».
Le erbe, infatti, vanno utilizzate con cautela, perché ce ne sono anche alcune che, se maneggiate con poca attenzione, possono essere potenzialmente pericolose per l’uomo. «I miei saponi - aggiunge Mattia Stefani - sono realizzati interamente a mano e con ingredienti di origine naturale, con oleoliti a base di erbe coltivate e raccolte nel rispetto delle piante stesse e secondo gli usi della tradizione stregonica. Le piante officinali sono infatti coltivate personalmente e ne vengono rispettate stagionalità, ritmi di crescita e di produzione. Per questo motivo la disponibilità delle fragranze varia in base ai periodi dell’anno e a quanto la pianta stessa è disposta a donarci, senza mai prelevare più di quanto necessario allo scopo o di quanto nuocerebbe alla pianta stessa».
Il tutto perché «Dobbiamo essere sempre grati di quanto la Natura e le nostre piante hanno da offrirci. Dall’umiltà del più semplice fiore, possiamo imparare come stare sulla Terra ed esserne guardiani».
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