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Arte, l’Italia è un giardino

«L’Italia è un giardino. Di ricerche estetiche agresti». La mostra a cura di Geraldine Blais, che fino al 19 marzo è allo spazio espositivo Circolo a Bellano, è un progetto che, racchiudendo in una collettiva le opere di Chiara Camoni, Francesco Carone, Gianluca Concialdi, Diego Perrone, Alberto Scodro, Sofia Silva, Silvia Stefani e Danilo Vitali e inglobando anche opere documentative degli ArchiViVitali e un’opera di Joseph Beuys concessa dalla Collezione Luigi Bonotto - Fondazione Bonotto di Colceresa (Vi), riunisce presenze artistiche che pongono al centro della propria indagine l’esperienza con la natura.
Una natura osservata, contemplata, condivisa, inclusa e adoperata come soluzione interpretativa al linguaggio culturale dei nostri tempi, per intraprendere una riflessione estetica intorno alle fenomenologie artistiche contemporanee che indirizzano la dimensione creativa verso l’ambiente naturale. Un universo di risorse che caratterizzano l’ecosistema di un territorio in cui l’essere umano vive e lavora, attraverso un itinerario espositivo che identifica pratiche che interpretano l’habitat come il risultato di un equilibrio fra uomo e natura.
Proprio nell’ottica di offrire non solo immagini e figurazioni del paesaggio e della vita agreste, ma anche attitudini e gesti di contadini, agricoltori e pastori, avvicinandosi in questo senso alle liriche poetiche dei lungometraggi di Giuseppe Taffarel ed Ermanno Olmi, sono anche esposti reperti, attrezzi e strumenti da lavoro della tradizione locale, alcuni provenienti dall’eclettica collezione del Museo del Latte e della storia della Muggiasca di Vendrogno (Lecco).
Parte del titolo del progetto espositivo, «L’Italia è un giardino», prende spunto dall’intervento conclusivo dell’artista tedesco di cui è esposta un’opera, Joseph Beuys a Bolognano, in Abruzzo, nel 1984. Presente nella tenuta di Lucrezia De Domizio Durini, in cui avviene la prima piantumazione della quercia italiana, l’artista aveva citato proprio questa come frase famosa nel secolo scorso detta dai maestri italiani ai bambini nelle scuole.
L’intento espositivo del progetto in mostra a Bellano trae spunto dall’origine dell’etimo «cultura» derivato dal latino di «colĕre», «coltivare»: da qui il binomio uomo natura, e arte e qualsivoglia agricoltura, come forme direttamente congiunte.
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