ARTE
Il maestro che fa camminare la gente guardando in giù
Nell’idea di bellezza del creatore di “Antichi Pavimenti Italiani” c’è il legno

L’idea è quella di far camminare le persone guardando in giù anziché in su. Perché è vero che un certo tipo di bellezza la si trova in gran parte sui soffitti, sugli affreschi. Ma è anche vero che ci sono esempi strabilianti di mosaici su pavimenti cosmateschi. E se all’inizio è stato il marmo, adesso nell’idea di bellezza di Carlo Apollo, designer milanese di intarsi lignei d’autore e creatore della linea Antichi Pavimenti Italiani, c’è il legno. «La partenza del mio lavoro – racconta – è stata con il marmo: ho avuto importanti collaborazioni con maestri che mi hanno insegnato tutto. Il mio inizio è stato la replica del pavimento italiano antico, del mosaico su pavimento. Sono stato contaminato dal sapore dell’antico e dalla bellezza del colore e da questo nasce l’idea di far camminare le persone, appunto, con la testa in giù anziché guardando sopra. Perché mi ha sempre affascinato il pensiero di far camminare calpestando superfici preziose».
Ed essendo piuttosto difficoltoso come organizzazione impostare un laboratorio di marmo, «è stata una necessità che mi ha portato a traferire sul legno, più facile da lavorare, la riproposizione di pagine e colori anche laddove non ce ne sono». Perché il legno è marrone, ma le creazioni di Carlo Apollo sono colorate e patinate, secondo un concetto che trasferisce un suggestione data dal marmo antico su superfici, appunto, in legno. Al quale dona un colore. Per farlo «bisogna – spiega questo maestro dell’intarsio ligneo – bisogna avere innanzitutto la capacità e la voglia di fare ricerca. E poi io lavoro inserendo anche materiali diversi sul legno antico, con un intervento di colore quando il legno o le essenze non mi danno l’effetto cromatico desiderato, cercando di trovare materiali che lo possono sostituire, come resine, osso, madreperla. In questo modo faccio interventi di colore che mi danno le suggestioni che amo». In un rapporto costante tra bellezza e funzione, «che è un po’ la mia ossessione.
La bellezza è essa stessa una funzione, lavorare nel bello vuol dire vivere nel bello, diventare più buoni, più umani, persone migliori. Secondo me è anche importante il concetto che riguarda la tecnologia e che spesso ci riduce a essere osservatori del lavoro più che lavoratori: realizzare pavimenti a mano esalta il lavoro dell’artigiano, ed è importante. Così come la consapevolezza di quello che noi Italiani siamo stati nel passato, la valorizzazione del lavoro e soprattutto dei “giganti” sulle cui spalle siamo saliti e che ci hanno consentito di fare quello che facciamo. Non dobbiamo sacrificare la memoria in favore della tecnologia».
Le creazioni di Carlo Apollo, nel suo studio di Milano con laboratorio nella Bergamasca, sono prevalentemente pavimenti e superfici orizzontali, che possono essere calpestate, ma nulla impedisce di trasferire queste lavorazioni su superfici sempre piane ma verticali. «Realizziamo prevalentemente per privati, con lavori in residenze importanti, ma anche in locali pubblici, librerie, ristoranti: il nostro cliente ama il bello, si vuole distinguere, crede nella bellezza. E il bello può essere desiderato da chiunque». Privilegiando non solo la vista, ma anche altri sensi. Come l’olfatto.
«Quella dell’olfatto – sottolinea Carlo Apollo – è una delle componenti del legno: quello antico in particolare ha il profumo della lavorazione manuale, della finitura che conferisce proprio il profumo del fatto a mano, delle cere, del laboratorio, dell’uso di materiali che derivano dal restauro più che dall’industria delle vernici. La realizzazione di pavimenti ti dà la possibilità di coinvolgere nel legno anche proprio in senso dell’olfatto e questo è importantissimo».
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