TREKKING
Il sentiero del viandante
Tutti in cammino come un tempo: i suggestivi 45 chilometri tra Abbadia Lariana e Colico

Chi vuole avvicinarsi a qualche trekking un po’ più impegnativo, può alzare l’asticella senza allontanarsi troppo da casa, misurandosi con un percorso decisamente alla portata. Quattro giorni e quattro tappe sulla sponda orientale del Lago di Como, lungo il Sentiero del Viandante, per un totale di 45 chilometri tra Abbadia Lariana e Colico. Si tratta di un percorso senza particolari difficoltà tecniche, con solo l’ultimo tratto un po’ più lungo degli altri, ma comunque abbordabilissimo. Il tutto con dislivelli moderati e un continuo saliscendi ritmato tra i magnifici borghi del Lario, boschi, ponticelli, castelli e chiesette, a circa due ore d’auto dal Varesotto. Il viandante di oggi camminerà su stradine e sentieri battuti da secoli: la sponda orientale del Lago di Como, infatti, è stata interessata fin dall’antichità da una serie di cammini che collegavano Milano ai passi alpini e, quindi, al Nord Europa. Ma mentre lungo la sponda comasca del lago, la via di comunicazione fra la pianura e le vallate alpine è sempre stata la Strada Regina, tracciata sin dai tempi dei Romani, sul versante lecchese non è mai esistito un percorso unico e ben definito. L’orografia complessa del territorio e le contingenze politiche hanno dato vita a una pluralità di tracciati, più o meno percorsi nelle diverse epoche storiche. In più, nei primi decenni dell’Ottocento, l’apertura di una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio provocò il progressivo abbandono del precedente sistema viario, ora denominato “Sentiero del Viandante”, che solo in anni recenti è stato riscoperto e valorizzato dall’Azienda di promozione turistica della Provincia di Lecco. Ciò che trionfa in questo sentiero è il sapiente equilibrio tra l’attività umana e la natura, con bellissimi panorami che uniscono il lago al cielo: scenari tanto cari anche a noi varesini. Ecco le tappe con una breve descrizione.
I TAPPA ABBADIA LARIANA-LIERNA
10,6 km, 400 metri di dislivello, 3.30 ore. Il percorso parte in prossimità della chiesa di San Martino, tocca varie frazioni di Abbadia Lariana per poi giungere alla splendida chiesa romanica di San Giorgio a Mandello del Lario, le cui origini risalgono al IX secolo. Da qui il percorso inizia a salire lievemente fino ad ammirare la Torre di Maggiana, conosciuta come Torre del Barbarossa, per poi entrare nel bosco su svariati saliscendi, accompagnati sempre dagli scorci sul Lago di Como e i suoi borghi fino al traguardo di Lierna.
II TAPPA LIERNA–VEZIO
Circa 10 km, 650 o 800 metri di dislivello, 3.30-4 ore a seconda della variante scelta. All’altezza del seminario di Lierna si aprono due possibilità: scendere verso il lago e seguire l’antica Via Ducale (“Variante bassa”) oppure salire verso il monte per la cosiddetta “Variante alta”. I due percorsi si ricongiungono in prossimità di Varenna e sono entrambi più impegnativi della prima tappa, ma comodamente affrontabili da chi è minimamente allenato. Lungo il primo si vistano i borghi di castello di Lierna e Fiumelatte, con il brevissimo corso d’acqua citato da Leonardo; il secondo sale verso i piani di San Pietro, dal quale si aprono incantevoli panorami sul Lario.
III TAPPA VEZIO–DERVIO
10,5 km, 450 metri di dislivello, 4 ore. Dal borgo di Vezio si imbocca il sentiero che scende verso il torrente Esino, percorrendo l’antico ponte che lo attraversa, per poi salire in costa fino al Bosco delle Streghe e scendere verso Bellano. Un altro ponte, stavolta sull’Orrido. anticiperà l’arrivo al Santuario di Lezzeno e a Dervio.
IV TAPPA DEVIO–COLICO (PIANTEDO)
15,6 km, 600 metri di dislivello, 5.30 ore. Dulcis in fundo, con la gamba ben allenata, arriva la tappa più lunga e dura. Il primo borgo caratteristico che si incontra è Corenno Plinio, paesino medioevale in riva al lago con la suggestiva chiesa dedicata a San Tommaso di Canterbury. Tra boschi, cappellette e gruppi di case, si cammina sui fianchi del Monte Legnone entrando in provincia di Sondrio, dove il Santuario della Madonna di Valpozzo, segna la fine del Sentiero del Viandante.
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