LA SVOLTA ONLINE
“Quell’Internet” ci ha proprio cambiato la vita
La moda del web non è stata (e non è) passeggera

L’idea che Internet sia già oggetto di film generazionali sul modello revival, e per di più trasmessi come serie televisive ma su una piattaforma di streaming online come Netflix, è una prova del come non sia e non sia stata «una moda passeggera» quella del web. Ma ve li ricordate i rumori del modem che bloccava la linea e faceva esplodere la bolletta, telefonica l’una e l’altra? Era l’era prima del flat... Ve la ricordate la lentezza con cui si aprivano le pagine una volta digitato il soggetto della ricerca e cliccato il blu? E i floppy disk? Ve la ricordate la prima volta che avete navigato? È talmente tanto tempo fa che non si usa più nemmeno il termine “navigare” riferito ad andare su Internet. Ve li ricordate quelli che dicevano “l’Internet”? È talmente tanto tempo fa che non esistono più i motori di ricerca di allora, tutti fagocitati dal successo globale del signor G., mister Google. Vi ricordate quando i vostri figli occupavano per ore la linea telefonica? E ve lo ricordate il vostro primo amore non corrisposto? E il vostro primo spasimante o la vostra prima spasimante, quello o quella che voi non avete capito che lo era? Vi ricordate quando per la prima volta vostra figlia vi ha detto «ho conosciuto un tizio online»? Ve lo ricordate dove siete cresciuti? Ve le ricordate le pettinature assurde di mamma e papà (o le vostre)? Vi ricordate i vostri primi carissimi compagni, sodali, cugini anche senza esserlo, quelli delle bischerate, come in Amici miei, ma molto più piccoli? Ve lo ricordate il rapporto di amore, odio e spionaggi annessi con le vostre sorelle e/o i vostri fratelli? Vi ricordate le vostre prove tecniche di bacio allo specchio? E ve la ricordate la Smorfia, la compagine teatral-cinematografica di Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo Decaro?
Vi ricordate la paura dell’amico-nemico bullo che quando passa sulla strada del paese tu guardi altrove o entri nel tabaccaio-bar dell’amico di babbo per nasconderti? Ve la ricordate la scatola o la bottiglia o il diario dei segreti, dei desideri inconfessabili, delle cotte che quando lei è vicina tu non riesci quasi a respirare e la pelle te la senti bollente, rosso Coca Cola, come recita Oriettona Berti nazionale nella canzone “Mille” con il duo impensabile Fedez-Lauro? Se avete voglia di ricordarvi tutto ciò e molto altro di quando l’estate era il momento più bello della vita perché bastava uno zoccolo e un pantaloncino e con gli amici si andava a conquistare il nostro piccolo mondo moderno, beh, se avete voglia di questi e simili ricordi, tra un sorriso tenero e una lacrima di nostalgica riconoscenza, potete guardare Generazione 56K. Ci sono i The Jackal, che sono la nuova Smorfia, ma ci siamo tutti noi e quella moda così passeggera da essere ancora qui e ancora per un bel po’ di tempo. Buon modem e buona estate.
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