BEVANDE
La birra? Diversa, ma sempre fedele a se stessa

Fresca, dissetante ed elisir di giovinezza, tant’è che è stato coniato il detto «Chi beve birra campa cent’anni». Anche se gli italiani, come confermano le statistiche, hanno sdoganato il brindisi dal boccale da gennaio a dicembre, l’estate resta la stagione dove la birra è la regina delle bevande. Acqua, lievito, orzo, malto e luppolo sono gli ingredienti che, da secoli, permettono di far sgorgare tantissimi tipi di prodotti di ogni tipo, gusto, grado alcolico e amarezza, a partire dalla classificazione tradizionale, che divide le birre in chiare, ambrate e scure.
Ogni nazione aveva e ha tutt’ora le sue tecniche di produzione della birra, i suoi ingredienti e perfino la sua acqua tipica. In passato perciò non esisteva molto il concetto di stile, perché ovunque uno andasse, vi trovava una birra diversa. Inoltre era assai difficile anche per uno stesso birrificio riprodurre fedelmente la sua birra. Questo perché in passato non si conoscevano i processi dietro la fermentazione e nemmeno l’esistenza dei lieviti, fondamentali per dare letteralmente “vita” alla birra.
Di certo, però, sono ormai noti i benefici di un consumo moderato di birra in un regime dietetico sano ed equilibrato. Questa bevanda è un alimento benefico per la salute riducendo, per esempio, del 24,7% il rischio di malattie coronariche e del 17% gli incidenti cardiovascolari. Contro il rischio degli infarti, dunque, come prova anche il dossier realizzato da The Brewers of Europe, un consumo moderato di birra è una valida misura preventiva alla stregua del controllo del peso e dell’esercizio fisico. Altre proprietà da considerare? È diuretica, antiossidante e antitumorale.
In provincia di Varese, accanto alla “mamma” Poretti, la storica birra realizzata a Induno Olona, dalle sorgenti della Valganna e che da anni è stata acquisita dal colosso mondiale Carlsberg, sono nati una serie di birrifici artigianali anche di ottimo livello. Per esempio, tre birrifici del Varesotto, vale a dire Extraomnes di Marnate, OV di Busto Arsizio e Vetra di Caronno Pertusella hanno recentemente ottenuto il riconoscimento di “Eccellenza” all’interno della nuova guida Birre d’Italia 2023 di Slow food, che segnala le produzioni italiane artigianali e i birrifici top in ogni regione d’Italia.
Stavolta sono stati recensiti 456 birrifici: due i riconoscimenti a loro dedicati: la Chiocciola, che premia le migliori aziende che si distinguono per qualità e costanza dei prodotti (38 i birrifici premiati in questa edizione) e l’Eccellenza, riconoscimento dedicato ai birrifici che spiccano per l’alta qualità media della loro intera produzione (80 i birrifici premiati quest’anno). Le birre descritte all’interno della guida sono ben 2.346 (651 le etichette premiate). All’interno della guida, inoltre, sono segnalati anche 700 locali tra pub, osterie e altri luoghi dove è possibile acquistare birra artigianale.
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