A MILANO
Il viaggio di Orlando, bimbo nato sulla Luna
La fiaba gotica di Federica Rosellini in scena al Teatro Studio Melato

La storia del viaggio di Orlando, bambino nato sulla Luna: ispirandosi all’Orlando Furioso dell’Ariosto e a Virginia Woolf, Federica Rosellini debutta con la sua prima regia al Teatro Studio Melato di Milano, dove fino al 30 aprile è in scena Carne blu. Con la co-regia dell’esperta di didattica e di teatro dell’infanzia Fiona Sansone, lo spettacolo interroga con uno sguardo lucido e impietoso proprio sull’infanzia, sulla memoria, sul dolore, su quanto la trasformazione porta con sé. Una spettacolo che muta esso stesso, proprio come la creatura nata dalla Woolf e il corpo stesso di Orlando, che, a differenza degli altri bambini, non ha un cuore di carne protetto dalla cassa toracica, ma un cuore di pesce, o meglio, una piccola tasca piena d’acqua, sulla sinistra del petto, dove nuota un pesciolino d’oro di nome Sunny.
Un’opera che unisce narrativa, teatro, fiaba gotica e che si muove in un’architettura scenica molto suggestiva creata da Paola Villani e abitata dalle realizzazioni scultoree di Daniele Franzella. E un’opera che nasce nell’isolamento del lockdown, quando Federica Rosellini ha scritto il libro, pubblicato da Giulio Perrone editore e che il 22 aprile alle 17 sarà presentato al Chiostro di via Rovello, corredato da sue illustrazioni per raccontare un tempo di evanescenza e trasparenza del corpo. Un libro che si è fatto spettacolo. E che ci mostra un Orlando nato sulla Luna, dunque in un’altra dimensione, che diventa metafora di tante potenziali moltitudini libere dalle classificazioni, capace di rappresentare i temi dell’identità e del doppio. Presenti una sequenza di nudo integrale e una scena in cui viene utilizzato un linguaggio sessuale esplicito: alcune recite sono sovratitolate in inglese.
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