SPETTACOLO
Le forme dell’amore secondo Pippo Delbono

«Questo spettacolo presenta una duplice visione dell’amore. Da una parte, e sono i testi a prendere voce, ci mettiamo tutti alla ricerca di quell’amore, cercando di sfuggire alla paura che ci assale. In questo viaggio si cerca di evitarlo, questo amore, anche se ne riconosciamo costantemente l’urgenza; io lo ricerco, ma anche lo voglio, ed è proprio questo che fa paura. Ma il cammino, fatto di musiche, voci, immagini, riesce poi, forse, a portarci verso una riconciliazione, un momento di pace in cui quell’amore possa manifestarsi al di là di ogni singola paura».
Così Pippo Delbono scrive nelle note del suo nuovo spettacolo, Amore, in scena dal 7 al 12 giugno al teatro Strehler di Milano: un viaggio musicale e lirico sulle corde dell’anima, accompagnato dalle note del fado, per riempire di poesia, musica e verità la parola “amore”. Una ricerca, quelle sulle tracce del termine che dà il titolo allo spettacolo, che parte dal Portogallo, tocca l’Angola, Capo Verde, riprende parole di Carlos Drummond De Andrade, Eugenio De Andrade, Daniel Damásio Ascensão Filipe, Sophia de Mello Breyner Andresen, Jacques Prévert, Reiner Maria Rilke, Florbela Espanca: perché “amore” non è solo un sentimento, ma uno stato dell’anima. E le note malinconiche del fado esplodono anche in ritmi energici di parata, e diventano subito dopo quelli lenti di una processione, riuscendo a dare l’immagine di un quadro che muta nei colori.
Con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Aline Frazão, Mario Intruglio, Pedro Jóia, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Miguel Ramos, Pepe Robledo, Grazia Spinella, musiche originali di Pedro Jóia e di autori vari, scene di Joana Villaverde, costumi di Elena Giampaoli, luci di Orlando Bolognesi e consulenza letteraria di Tiago Bartolomeu Costa, “Amore” porta la vita dentro al teatro.
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