Un milione di mattoncini

Mattoncini colorati, accostati, incastrati. Quel gioco per bambini è diventato una scultura. Non ce n’è solo una, ma più di un centinaio a The Art of the Brick, la mostra itinerante di Lego Art più famosa al mondo dedicata al lavoro dell’artista Nathan Sawaya. Da pochi giorni è visitabile al Ride Milano Urban Hub di via Valenza. E lo sarà fino alla fine di agosto.
Adibita nello storico scalo merci di Porta Genova, l’esposizione è curata da Fabio Di Gioia ed è stata recentemente inserita dalla CNN nel decalogo delle mostre imperdibili. Merito sicuramente delle opere di LEGO realizzate da Sawaya, che pur riflettendo su temi profondi si propongono a un target senza età, sorprendendo spesso gli adulti molto più dei bambini. La composizione dei celebri tasselli danesi lascia infatti intendere una meticolosità impareggiabile, frutto di un sapiente uso creativo di assemblaggi, luci e cromatismi. Ex avvocato datosi all’arte, lo statunitense Sawaya riflette sulla condizione umana combinando pop art e surrealismo, in un risultato che solo all’apparenza si presenta nella sua luminosa giocosità. Ma è un gioco che vuole innanzitutto insegnare, come recita un celebre aforisma latino. L’esibizione ospita tantissimi rifacimenti di celebri opere d’arte in versione Lego. Dalla Gioconda di Leonardo al David di Michelangelo, dall’Urlo di Munch alla Notte stellata di Van Gogh. E ancora, la Ballerina di Degas, gli autoritratti di Rembrandt e Warhol, la volta della Cappella Sistina, il Pensatore di Rodin, oltre agli omaggi a Monet, a Modigliani, a Klimt e all’arte greca del Partenone e della Venere di Milo. Vi trovano spazio anche alcune sculture colossali, come quella che riproduce lo scheletro di un T-Rex lungo quasi 7 metri e composto da più di 80mila mattoncini. Non mancano poi opere più concettuali e meditabonde, come la serie di figure umane in preda ad ansie e disperazioni, o Skulls, una rassegna di teschi colorati che ragiona sul senso della fine e sull’uguaglianza di fronte alla morte. Infine, una parte della mostra è riservata a In Pieces, originale collezione multimediale a cui ha collaborato il pluripremiato fotografo Dean West. La sezione comprende innovative visioni prospettiche in cui le costruzioni Lego si mescolano a spettacolari immagini fotografiche.
Sawaya, originario di Colville dello stato di Washington, ha intrapreso la carriera da Lego artist quasi vent’anni fa. In questo periodo, ha immagazzinato nei propri art studio di New York e Los Angeles circa 4 milioni di iconici mattoncini. Giunto presto a una fama imprevista, è da tempo un nome noto dello star system. Nel 2015 ha attraversato il red carpet della Notte degli Oscar, durante la quale la sua statuetta in formato LEGO è stata in mano anche ad attrici e ad attori come Emma Stone, Meryl Streep, Oprah Winfrey e Neil Patrick Harris. La sua opera più illustre è probabilmente Yellow, che raffigura un uomo in tasselli gialli intento ad aprirsi il torace. Nel 2014 la scultura è comparsa nel video musicale ufficiale di G.U.Y., nota hit dell’album Artpop di Lady Gaga. Per grandi e piccini, la mostra offre un’area play-and-build in cui dare libero sfogo alla propria creatività con i Lego. Lasciandosi ispirare dalle sbalorditive creazioni di Sawaya.
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