AL TEATRO NAZIONALE DI MILANO
L’omaggio al pensiero hippie arriva con Hair
The tribal love-rock musical: i capelli lunghi per dire no alla guerra. Spettacolo da domani al 5 maggio al CheBanca

I capelli, rappresentazione simbolica dell’opposizione totale nei confronti della guerra, che i protagonisti portano lunghi come espressione del rifiuto di entrare a far parte dell’esercito americano. I capelli, che danno il titolo al musical che nel 1967 scosse l’opinione americana raccontando appunto la storia di una ribellione contro la tradizione, il conservatorismo e le guerre, soprattutto quella del Viteman, e che pochi anni dopo sarebbe diventato un film. Creato da James Rado, Gerome Ragni e Galt MacDermot, la storia senza tempo di amicizia, amore libero e pacifismo, fratellanza, multiculturalità e libertà, lotte alle differenze sociali e sessuali, impegno civile e ambientalismo arriva dal 2 al 5 maggio al teatro Nazionale CheBanca Hair. The tribal love-rock musical (foto di Sergio Banfi) nella regia di Simone Nardini, che ne cura anche la traduzione con Sandro Avanzo. Con orchestra dal vivo diretta da Eleonora Beddini, un libretto in italiano, ma con le canzoni mantenute in lingua originale inglese, per il regista si tratta di un lavoro che è partito affrontando studio e ricerche storiche condotte direttamente a New York prima della pandemia, contattando anche persone che alla fine degli Anni Sessanta frequentavano gli hippie di Central Park. Un tributo, ha sottolineato Nardini, un omaggio all’opera-rock simbolo del pensiero “hippie”. E ancora capace di coinvolgere il pubblico.
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