TEATRO
Serena Sinigaglia rilegge «La peste»
In scena al Carcano di Milano fino a domenica 27 marzo

Nei momenti di grave difficoltà «leggo i maestri del passato. Cerco in loro quel conforto e quelle risposte che dentro di me non trovo. Amo Camus, però non avevo mai letto La peste». Lo ha fatto durante il lockdown, Serena Sinigaglia, che nelle sue note di regia a La peste. Il tentativo di essere uomini, che, in versione italiana e adattamento di Emanuele Aldrovandi dal romanzo dell’autore francese, lei dirige al teatro Carcano di Milano fino al 27 marzo. Una lettura che, aggiunge la regista nelle sue note, «mi ha catturata e ho finito per divorarlo». Una scelta che si lega all’urgenza di portare in scena storie e fatti necessari, che possano aiutare l’uomo ad affrontare questo particolare momento storico, e che sul palco vede Marco Brinzi, Alvise Camozzi, Matteo Cremon, Oscar De Summa e Mattia Fabris. Un testo che scandaglia a fondo l’animo umano, senza giudicare, ma con occhi sempre nuovi e in maniera appassionante. Con un testo che ha per protagonista inaspettato l’amore laico e terreno e che sembra scritto adesso e non più di settant’anni fa. «Parla di noi – prosegue Serena Sinigaglia nelle note di regia -, di come reagiamo a eventi inaspettati, che ci confondono e ci disorientano». E la peste diventa metafora della condizione dell’uomo. In un testo che è «pieno di luce, di speranza laica». Con la collaborazione del drammaturgo e scrittore Emanuele Aldrovandi il romanzo è diventato versione scenica. «La sfida che mi sono imposto, e che mi ha imposto Serena Sinigaglia – scrive quest’ultimo nelle note di drammaturgia -, è stata quella di riuscire a non tradire la bellezza di queste descrizioni e la profondità di queste riflessioni, sia riportandole all’intero di una struttura “mista”, in cui i personaggi agiscono ma allo stesso tempo narrano, rivolgendosi direttamente al pubblico, sia aggiungendo altri dialoghi che rendano “agiti” i temi trattati all’interno dei brani più narrativi. Per fare questo è stato necessario scrivere da zero intere scene, ma abbiamo cercato di farlo restando il più fedeli possibile ai personaggi, alle atmosfere e ai temi originali». La peste di Camus. Il tentativo di essere uomini è una co-produzione di Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Bolzano e Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano che sceglie il classico dell’autore francese relativamente all’urgenza di portare in scena storie e fatti necessari che possano aiutare l’uomo ad affrontare questo momento storico così particolare.
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