BELLINZONA
Manifatturiero ticinese in difficoltà, cala l’ottimismo
Le aziende svizzere prevedono a breve una riduzione dell’organico

In Svizzera e in Canton Ticino, il settore manifatturiero continua a mostrare segnali di difficoltà. Le previsioni rimangono più caute, ma con un’inversione di tendenza: in Svizzera si passa da un precedente ottimismo a una maggiore prudenza, mentre in Ticino il pessimismo si attenua leggermente. È ciò che emerge, in estrema sintesi, dai dati dell’indagine congiunturale delle attività manifatturiere del Cantone, relativa allo scorso mese di marzo.
ASPETTATIVE NEGATIVE
Analizzando più nel dettaglio le aziende ticinesi in base alla loro principale area di attività - mercato interno o estero - si conferma la prevalenza di imprenditori con aspettative negative, sia per la situazione attuale sia per le previsioni a sei mesi. Il saldo “nero” relativo alla situazione attuale è il risultato di un costante declino per le aziende orientate al mercato interno, che un anno fa registravano ancora una situazione neutra. Per le aziende orientate ai mercati esteri, invece, il calo rappresenta una costante degli ultimi dodici mesi.
MARZO E LA TIMIDA RIPRESA
Tuttavia, i risultati di marzo mostrano un timido segnale di ripresa. Riguardo al volume degli ordini, nonostante il lieve miglioramento dei primi mesi dell’anno, a marzo oltre 3 imprenditori su 10 segnalano un volume degli ordini troppo piccolo, mentre quelli con una visione positiva restano una stretta minoranza. In linea con il volume delle vendite, ritenuto insufficiente da una buona percentuale di imprese, in Ticino la maggioranza degli imprenditori ritiene che i livelli di produzione nell’industria manifatturiera siano diminuiti rispetto all’anno precedente.
L’OCCUPAZIONE
E riguardo all’occupazione? L’andamento di tutti gli indicatori analizzati in precedenza ha ripercussioni anche sull’occupazione nel settore manifatturiero. Nell’ultimo semestre è infatti aumentata la quota di imprenditori ticinesi che considera il numero di occupati eccessivo, prevedendo di conseguenza una riduzione dell’organico nei prossimi tre mesi. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra le aziende attive principalmente sul mercato interno.
Sulla Prealpina di oggi cinque pagine di Oltreconfine con focus su vari temi che riguardano la Svizzera e i pendolari
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