L’AIUTANTE
Origgio, ecco mamma Natale
Risponde per conto di Babbo alle lettere dei bambini: è già a quota 300

Una mamma si improvvisa aiutante di Babbo Natale: ogni anno raccoglie le letterine, scrive le risposte e le consegna a domicilio. Da record il numero di quest’anno: ha superato le 150 lettere, facendo felici altrettanti bambini della materna e delle elementari. Dietro questa iniziativa, motivata dal desiderio di regalare sorrisi ai piccoli, c’è Stefania Franzoni, emozionata ed entusiasta del grande riscontro ottenuto. «Ormai sanno tutti che nel periodo natalizio mi dedico a questa attività», spiega: «Quando mi vedono, certi bambini mi chiamano “l’aiutante di Babbo Natale”, perché sanno che mi prodigo per suo conto, portandogli le loro letterine».
Ma com’è cominciato tutto?
«Per caso, ai tempi del Covid, quando ho posizionato una cassetta natalizia vicino a casa mia. Ricordo che, dopo avere annunciato l’iniziativa sui social, andavo spesso a controllare se qualcuno avesse imbucato qualche lettera: ne trovavo ogni giorno ed era bello leggere i sogni dei bambini e preparare una risposta per ciascuno, immaginando la gioia nei loro occhi». Stefania Franzosi ha due figli che l’hanno ispirata in questa avventura nel mondo delle emozioni dei bambini: la prima cassetta delle lettere era una scatola di biscotti ricoperta di pannolenci colorati, messa in una traversa privata di via Monfalcone, attaccata a una colonnina della Telecom. L’anno dopo ha acquistato la classica cassetta della posta, dipingendovi il Polo Nord: dentro sono state imbucate 156 lettere. «È stato tutto un crescendo», precisa la mamma origgese: «Davvero una grande soddisfazione. Mi hanno suggerito di farne un lavoro, ma sinceramente il mio intento non è quello di guadagnarci: lo faccio solo per contribuire nel mio piccolo alla magia del Natale facendo sorridere i bambini. Certo devo pagarmi di mio spese della cancelleria per rispondere a tutti, per cui se ci fossero donatori di carta colorata, pennarelli e altro, sappiano che sono bene accetti». Addirittura Stefania inserisce nelle buste dei gadget, fra cui la “chiave magica”, che il bambino deve appendere fuori dalla porta la sera della Vigilia per consentire a Babbo Natale di entrare e lasciare i doni: «Così diventa un rito, un momento magico».
Cosa chiedono con le letterine? «C’è chi vuole la fine delle violenze e della guerra, chi di far finire gli atti di bullismo e chi, semplicemente, di poter trascorrere un sereno Natale con mamma e papà. Molti sono legati al mondo degli animali: chiedono l’ippopotamo e un cammello per fare il Re Magio. Qualcuno ha raccomandato a Babbo Natale di usare calzini antiscivolo per non rovinare il parquet quando entra in casa». In questi anni l’aiutante di Babbo Natale ha già risposto a 300 bambini.
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