L’EVENTO
Fiera, partenza in tono minore
Poco pubblico e meno espositori alla prima giornata. E gli animalisti filmano tutto
Meno ambulanti e un’affluenza più bassa del previsto, complice il meteo incerto e il lunghissimo ponte pasquale. Certo non è stato un flop, ma nemmeno un primo giorno di Fiera del 25 Aprile che resterà negli annali per la partecipazione quello di ieri, giovedì 25 aprile, a Origgio. Che ci sarebbe stata meno gente del solito si è percepito fin da quando, di primo mattino, hanno aperto gli stand: il parcheggio era praticamente vuoto e non si è riempito prima di mezzogiorno, come nelle passate edizioni.
«Negli scorsi anni non si poteva camminare se non sgomitando sul viale Lombardia - riferiva infatti uno standista intorno alle 15 - mentre oggi si può percorrere tranquillamente».
Il timore della pioggia, fra l’altro, ha scoraggiato una trentina di espositori sui 400 iscritti, per cui c’erano anche meno bancarelle lungo le vie Per Lainate, Volta, Marconi e Dante.
Ma quali sono le ragioni della minore affluenza? «Molta gente preferisce fare acquisiti in Internet, i tempi sono ormai cambiati - è opinione diffusa fra i commercianti - Va poi considerata la vicinanza col centro commerciale di Arese e in tanti sono via per il ponte». Che i tempi siano cambiati lo rimarcano anche gli allevatori iscritti al concorso morfologico: «Non è più come vent’anni fa, quando il settore tirava parecchio - afferma il macellaio Rino Ceriani - Oggi si riesce solo a stare a galla. La colpa è dei grandi centri commerciali: la gente oramai si rifornisce da loro e così nei paesi chiudono le macellerie e a dettare legge sui prezzi è la grande distribuzione, a scapito di chi alleva, trasporta e commercializza gli animali».
«C’è da piangere - esclama Mario Zara, di Castano Primo -. Se allevavamo dalle 15 alle 20mila bestie nel 2007, oggi si è ridotto il lavoro del 20 per cento».
Immancabili, nel corso del pomeriggio, gli animalisti: almeno due i gruppi che hanno presenziato fra gli stand della fiera, senza creare tensioni ma limitandosi a fare riprese degli animali. Alcuni hanno filmato coi telefoni le fasi in cui i bovini che avevano partecipato al concorso venivano caricati sugli automezzi per essere riportati alle fattorie; alcuni esponenti di “Iene Vegane” hanno fatto una diretta Facebook delle attrazioni coi cavalli, denunciando «il maltrattamento di equini che dovrebbero essere liberi e non costretti a esibirsi in recinti, spaventati dalla gente che applaude e dalla musica a tutto volume».
Polemiche a parte, il vincitore del concorso morfologico dei bovini, valutato dalla giuria come “Miglior soggetto”, è un esemplare di razza piemontese: si chiama Tapiro, portato dalla società Agricola Cartabia Origgio, mentre il proprietario è la Macelleria Motta di Inzago.
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