IL BLITZ
Origgio, striscioni pro orsi all’ex Novartis
Centopercento animalisti torna in azione e propone l’Abruzzo a modello

Continua senza soste l’offensiva di primavera del Movimento Centopercentoanimalisti per denunciare «La vergogna dei politici ammazza orsi». E così ieri sera, mercoledì 29 marzo, dopo il blocco del casello di Verona avvenuto sabato scorso, i militanti hanno affisso striscioni in difesa degli orsi a Origgio, all’altezza della ex Novartis, Uno striscione in particolare citava la regione Abruzzo, «Dove gli orsi sono sacri».
«In Trentino - si legge nella nota diffusa nel cuore della scorsa notte - è in atto la caccia all'Orso marchiato con la sigla MJ5: per catturarlo o per ucciderlo?Abbiamo visto come si sono conclusi precedenti tentativi di cattura, e anche se preso vivo, lo aspetta la detenzione a vita nel lager del Casteller. Ci sembra che i politicanti trentini abbiano escogitato qualcosa di simile alla famigerata "ley de fuga", per eliminare gli animali "scomodi": una presunta aggressione, senza considerare le modalità e le conseguenze della stessa, e l'animale ingombrante viene ammazzato».
Ma Centropercento animalisti non si ferma qui, anzi rilancia: «Nel Sud Tirol vorrebbero estendere questa prassi infame a lupi, linci e sciacalli, e solo in base alla consistenza numerica. È ora di avviare un serio boicottaggio di questi territori assassini, evitando di andarci in vacanza e di comperarne i prodotti: unico modo per indurre gli amministratori locali a cambiare politica».
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