NEL FINE SETTIMANA
Ospedale unico, il dibattito scende in piazza
Gazebo delle opposizioni a Gallarate il 10 e 11 maggio «per informare le persone rispetto a quello che sta succedendo»

Nelle piazze per riportare tra la gente il dibattito a proposito dell’ospedale unico per Busto e Gallarate che la Regione vuol costruire a Beata Giuliana. Nelle piazze e nei quartieri per raccontare, documenti alla mano, il progetto che convince sempre meno una parte delle forze di opposizione di Gallarate.
I GAZEBO
Sabato mattina – 10 maggio – Partito democratico, Obiettivo Comune Gallarate, Lista Silvestrini e Città è Vita saranno al mercato di Gallarate, mentre domenica 11 il gazebo sarà montato in piazza Libertà. Poi ci si sposterà nei quartieri, a cominciare da Arnate e Crenna, per toccare nelle settimane successive tutte le zone della città. Non sarà però una manifestazione di piazza, precisano i consiglieri comunali che soltanto poche settimane fa avevano disertato il corteo organizzato dai comitati contro l’ospedale nuovo. Piuttosto sarà un momento al quale i consiglieri si presenteranno documenti alla mano «per informare le persone rispetto a quello che sta succedendo».
«NIENTE PROPAGANDA»
A non convincere i promotori della nuova mobilitazione è la risposta sanitaria alle esigenze del territorio prevista dalla Regione: «La diminuzione dei posti letto non è compensata da strutture per i pazienti sub-acuti», osserva Margherita Silvestrini. Ma «le manifestazioni sono una polarizzazione – dice Giovanni Pignataro –, mentre noi vogliamo fare una cosa diversa: informare la gente». A cominciare dal numero di posti attualmente accreditati all’ospedale di Busto e per quello di Gallarate, che sulla carta complessivamente sono 1.216, anche se sono utilizzati solo in parte (meno della metà), a fronte dei 773 previsti nella costruenda struttura. «Non sono numeri che abbiamo scritto noi», ma quelli contenuti nei documenti ufficiali, ribadiscono i consiglieri comunali gallaratesi pronti ad incontrare le persone. «I cittadini oggi avvertono fronti opposti, ma quella per l’ospedale è una battaglia di tutti e noi vogliamo sottrarla alla propaganda», spiega Pignataro. «Abbiamo fatto di tutto, abbiamo presentato mozioni, avanzato interpellanze, chiesto audizioni e la convocazione di commissioni», incalza Silvestrini. «Adesso dobbiamo tornare tra la gente».
L’ULTIMO ATTO IN CONSIGLIO
L’annuncio della nuova mobilitazione arriva mentre mercoledì 7 maggio a Palazzo Broletto è all’ordine del giorno la messa ai voti dell’ennesima mozione presentata dal gruppo di Massimo Gnocchi, Obiettivo Comune, per chiedere un ripensamento del sistema sul quale è imperniato il progetto del Grande Ospedale della Malpensa che dovrebbe sostituire gli ospedali di Busto e Gallarate. «L’ultima mozione, poi ciascuno si prenderà le proprie responsabilità», aveva detto Gnocchi nelle scorse settimane presentando il documento. La richiesta che sarà posta al sindaco e al Consiglio comunale di Gallarate è quella di «rivalutare drasticamente tutta la generale impostazione legata al progetto dell’ospedale unico». Ovvero fermare l’accorpamento. «Crediamo ci sia ancora il margine per tornare indietro». Mercoledì ultimo atto in aula. Poi, da sabato, si torna tra la gente.
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