LEGNANO
Palio, Carboni alla Flora
All’investitura arriva il nome del fantino

Il misterioso fantino rossoblù per il Palio 2021, nonostante i simpatici depistaggi del capitano Antonio Primerano, adesso ha un nome. Si tratta di Giosuè Carboni, avvistato insieme a Valter Pusceddu all’investitura della reggenza della contrada La Flora, nel pomeriggio di sabato 26 giugno. Il Palio infatti si avvicina sempre più e le contrade vanno a completare il ciclo di investiture delle reggenze: sabato 26 giugno La Flora ha così festeggiato la sua reggenza nella chiesa dei Santi Martiri. Sono stati confermati il gran priore Fabio Molla (capitano nel 2004) al suo quarto anno di reggenza e il capitano Antonio Primerano al suo terzo anno con il mantello bianco; quindi la castellana Federica Caneva al suo secondo anno, la gran dama Maria Teresa Fraschini che firma il suo nono anno nel ruolo, scudiero è Francesco Bonito per il secondo anno consecutivo, gonfaloniere è Michele Tudisco e banda del capitano è Andrea Fanella.
E svelando il nome del fantino, La Flora completa il quadro delle monte 2021, mostrando ancora una volta la sua capacità “di portare scompiglio”- come ha detto il capitano lasciando alludere a un ritorno di Bartoletti a Legnano, ovviamente smentito - nei giochi palieschi. La messa è stata celebrata dal parroco don Walter Zappa che ha sottolineato «i valori di amicizia e fraternità delle contrade, importanti per la città. Far parte di questo mondo deve essere un segno impresso nel cuore, un modo di pensare e la solidarietà deve esserne lo stile». E ricordando l’anno e mezzo di pandemia, il parroco ha detto: «Le contrade hanno dato un grande segno di solidarietà per la città nei momenti difficili e ne siamo tutti fieri e riconoscenti. Viva il Palio». In chiesa sono riecheggiati i suoni dei tamburi e delle chiarine sottolineando le emozioni di tutti i contradaioli rossoblù. Sono stati inoltre “battezzati” con il foulard di contrada due bambini: Ginevra e Achille. Il gran priore Molla ha così salutato le autorità e le contrade: «Oggi è un giorno di festa che abbiamo aspettato per un bel po’ di tempo, ed eravamo un po’ preoccupati su come e cosa fare per tenere vivo il fuoco, la passione del Palio. In queste settimane sono state prese decisioni necessarie per dare di nuovo un polso vitale alla nostra manifestazione. Sono bastate due parole: si fa. In modo lento ma inesorabile la brace spenta si è riaccesa, ed è ormai molto chiaro che siamo una comunità, con un valore condiviso dai suoi membri. Stabilito l’obiettivo, in modo chiaro, è stato stabilito il valore fondante. Ora non sprechiamo questa opportunità. Siamo vivi, siamo forti e coesi».
Gli ha fatto eco il gran maestro del Collegio dei Capitani Giuseppe La Rocca: «Ho sempre visto il Palio un volano per aiutare la città a ripartire, ma non è ancora un volano omogeneo in tutta la città. Chiedo ai contradaioli di essere testimoni della ripresa, Legnano ha bisogno del suo Palio. Tutti insieme potremo farcela». Il Supremo Magistrato Lorenzo Radice ha detto: «Il momento del buio ci insegna il valore della luce. Oggi voglio sottolineare l’importanza delle regole. Se vogliamo godere della luce dobbiamo stare nelle regole, in esse troviamo la libertà. Abbiano davanti l’estate per poi poter fare un bel Palio». Al termine della cerimonia, i rossoblù si sono ritrovati in maniero in via Menotti per la cena dell’investitura. La Flora ha sinora collezionato otto vittorie al Palio, l’ultima nel 2018 con Gavino Sanna ed Escobar; il capitano era Cristian Parini. Le altre vittorie rossoblù: nel 1938 con il fantino “Cucciolo” su Miki, quindi nel 1960 con il fantino di Casorate Sempione Francesco Zoni su Argea, poi nel 1997 dopo 37 anni di digiuno grazie a Sebastiano Deledda detto Legno su Blue Baker. La Flora riesce quindi a riprendersi lo scettro di contrada vincente a partire dal 2005 con il capitano Davide Bartesaghi che inaugura una stagione brillante vincendo con Valter Pusceddu detto Bighino su Calendimaggio, quindi nel 2008 ancora con Bighino su Yanti e ancora nel 2009 con Silvano Mulas detto Voglia e Zanzuela.
Nel 2010 tocca al capitano Mauro Nebuloni firmare il tris d’assi con Antonio Siri detto Amsicora su Abbashan.
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