TRADIZIONE
Palio di Legnano, l’ora delle bandiere
Al monumento i primi stendardi delle contrade
La prima a prendere iniziativa è stata San Bernardino; ora anche Legnarello e La Flora sono comparse a rendere omaggio al Guerriero di Legnano. A poco a poco, con discrezione ed eleganza, il Monumento del Butti si va vestendo a festa per il giorno più atteso, quello del Palio di domenica 19 settembre e ciò accade grazie alle otto contrade. Il Comune deve risparmiare? Non ci sono abbastanza risorse per rifare le bandiere da issare sui pennoni attorno al simbolo della città e del Palio? Nessuna paura: le contrade hanno trovato la soluzione più semplice, più efficace e più bella di sempre. Ciascuna ha preso una bandiera con i propri colori e l’ha fissata al suo posto, attorno alla statua. Sono bandiere più piccole rispetto a quelle istituzionali, è vero, ma vederne già tre che sventolano e accarezzano idealmente il Guerriero, è un bel segno. Il gesto appare goliardico, eppure ha un significato molto più profondo, di rispetto e di amore per il Palio e per i propri simboli. E soprattutto è a costo zero per l’amministrazione comunale, con buona pace di chi deve far quadrare i conti. Un tempo, peraltro, l’imbandieramento della città era affidato alla buona volontà dei contradaioli di ciascuna contrada che alla sera si armavano di scale, bandiere, fascette e tanta allegria per decorare le vie dei propri territori. Era un momento di festa, di condivisione, che si è purtroppo perso nei ricordi. Quest’anno un pizzico di quello spirito sta tornando a galla. Mancano ancora cinque bandiere, cinque contrade all’appello del Guerriero e una manciata di giorni al Palio.
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