LA GARA
Palio di Legnano, San Magno favorita
Principali outsider La Flora e San Domenico
Le chiacchiere paliesche danno per favorita la contrada di San Magno. Zitti zitti, hanno lavorato sodo in questi mesi, possono contare su un fantino come Brigante che a Legnano ha voglia di dimostrare il suo gran talento e il gruppo corsa rossobiancorosso si è affidato a un volpone come Renato Gigliotti. Tutti questi elementi fanno pendere il colonnino dei pronostici per via Berchet. Almeno questo sulla carta. Poi, si apre un ventaglio di riflessioni: si può suddividere il lotto di cavalli per il Palio 2021 in tre categorie e valutare le loro attitudini. La prima comprende i cavalli «esperti» a Legnano; la seconda quelli che possono giocarsi senza difficoltà la possibilità di accedere alla finale; la terza quelli che sebbene non siano dei gran partenti, hanno maggiori possibilità nella finale di avere la meglio.
Partendo dalla prima categoria, in pista scenderanno due cavalli molto esperti già vincenti a Legnano. Stiamo parlando del cavallo della contrada San Domenico e di quello della contrada La Flora. Il primo, Odi et Amo, ha nove anni e ha vinto facile nel 2019 il Palio per via Bixio; nella sua lunga carriera in pista, sulla distanza fra i 1.500 e i 1.800 metri ha dimostrato tenacia e capacità di rimonta, nelle corse di addestramento ha lasciato ancora tutti senza parole e ancora oggi è il cavallo da battere. Il secondo cavallo, Escobar, ha vinto per La Flora nel 2018 con Gavino Sanna, ma la sua esperienza sulla pista del Mari è molto più radicata e ogni volta, nonostante i suoi 12 anni, dimostra di saper ancora dire la sua.
Passando alla seconda categoria, in molti hanno sottolineato la scelta interessante di Legnarello che ha puntato su una cavalla giovane, caratterizzata da un ottimo spunto in partenza, ossia veloce e scattante. Questo dettaglio la favorisce per una batteria facile e una finale pertanto assicurata. Poi però in finale Tittia potrebbe trovarsi ad affrontare cavalli più performanti sulla distanza maggiore, quindi sui cinque giri potrebbe non essere alla pari. La terza ipotetica categoria raggruppa tutti quei cavalli che hanno dimostrato molto talento in pista e una forma più che ottima. Durante le prove ufficiali sono stati molto osservati e commentati il cavallo di San Magno e quello di Sant’Ambrogio, entrambi castroni ma di età diversa, il primo meno giovane e il secondo un po’ più giovane, entrambi di grande qualità, ma a far loro concorrenza si è palesato anche quello presentato da San Bernardino. Sulla carta se la possono giocare tutti e tre quasi alla pari per capacità e livello qualitativo. Sembra un po’ più fuori dai giochi la cavalla presentata da San Martino, ma può essere un’idea ingannevole, mentre va assolutamente tenuto d’occhio il Corvo: la contrada di Sant’Erasmo ha effettuato scelte strategiche che potrebbero davvero sorprendere, sotto tutti i punti di vista. Il cavallo montato da un fantino del calibro di Gavino Sanna è fra quelli più interessanti e meno conosciuti, e proprio per questo potrebbe essere l’asso nella manica di una corsa che, fino al sorteggio delle batterie, fa discutere e fantasticare. Fare pronostici al Palio è quasi impossibile. Sulla carta le qualità dei cavalli sono limpide, sulla pista del Palio possono essere tranquillamente fuorvianti, e poi c’è sempre l’incognita più grande: il fattore fortuna.
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