CESSATA ATTIVITÀ
Il panettiere di Casbeno ringrazia i clienti e chiude i battenti
Dopo quasi 50 anni di attività i coniugi Michelazzo vanno in pensione. «Peccato che nessuno abbia raccolto la nostra eredità»

Il panettiere di Casbeno saluta il quartiere e da gennaio in piazza Libertà arriva una pizzeria-kebab. Dopo oltre quarant’anni di attività a Varese, Luciano Michelazzo e la moglie Regina De Grandis, hanno deciso di godersi la pensione: «Avremmo voluto passare il testimone, ma nessun vuole più fare questo mestiere», commentano tristi.
Era il primo gennaio del 1980 quando i coniugi Michelazzo inauguravano la loro prima attività a Varese, in via Piave. «Il primo fornaio della città - racconta Luciano - Ho imparato il mestiere da ragazzino, negli anni'50, a Treviso, poi mi sono trasferito a Cantù e negli anni'60, con mia moglie, ci siamo messi in proprio a Paderno Dugnano». A Varese sono arrivati nel 1977, «ad Induno, per la precisione, per lavorare in un panificio industriale che faceva il pane nero di Merano. Nel 1980 abbiamo aperto il forno di via Piave, e poi nell'88 anche in piazza XX Settembre», successivamente chiuse.
A Casbeno hanno aperto il loro negozio, che fa angolo tra piazza Libertà e via XXV Aprile, diciannove anni fa, e da allora sono un punto di riferimento per l'intero quartiere. «Possiamo solo dir bene dei varesini, anche se hanno smesso di mangiare pane. Una volta facevo due quintali e mezzo di pane al giorno, oggi non arrivo al quintale e mezzo. Il consumo si è dimezzato ma è aumentata la richiesta di pizze e focacce». Per sfornarle Luciano, 84 anni, si mette al lavoro tutte le notti «da mezzanotte fino all'una di pomeriggio sono qui in negozio, insieme al mio assistente. È un mestiere duro e forse per questo che nessuno lo vuole più fare».
Ci ha sperato fino all'ultimo che qualcuno raccogliesse il testimone, ma nei dieci mesi in cui l'attività è stata in vendita «non si è presentato nessun panettiere, solo persone interessate ad aprire negozi etnici». E alla fine è proprio ad uno di questi acquirenti che ha ceduto l'attività. Dal primo gennaio il forno chiuderà definitivamente i battenti. Il saluto dei coniugi: «Ci dispiace, ma è arrivato il momento di goderci un po' di riposo. Salutiamo tutti i nostri clienti e li ringraziamo».
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