L’AVVENTURA
Paolo e Maurizio amici su due ruote fino a Canterbury
Da Lonate Pozzolo all’Inghilterra in bicicletta, uniti da una passione comune. Per arrivare a destinazione attraverseranno Svizzera e Francia

Milleduecento chilometri in bicicletta con partenza dal Ponte sul Ticino – a Lonate Pozzolo – in direzione di Canterbury – a circa 100 chilometri a sud est di Londra – per quella che è la seconda tappa della via Francigena dopo quella percorsa lo scorso anno da Pavia fino a Roma. Questa è l’avventura che due amici – l’imprenditore samaratese Paolo Borlin e il lavoratore autonomo castanese Maurizio Villa – hanno deciso di intraprendere alcuni giorni fa. Sono partiti con le loro bici gravel il 26 luglio mattina, obiettivo arrivare in Inghilterra il 7 agosto.
AMICI INSEPARABILI LEGATI DALLA BICICLETTA
Racconta Borlin: «Tutto è nato per caso, ci siamo conosciuti in bicicletta una decina di anni fa nel corso dei nostri viaggi itineranti in zona nelle aree dei canali Villoresi, Industriale, Panperduto e di Vizzola Ticino e da quel momento abbiamo cominciato a condividere la nostra passione con le gite fuori porta, siamo diventati amici inseparabili e ora quest’avventura». Che ha il sapore di una impresa non solo sportiva ma che vuol essere un viaggio nella storia e dentro la storia, in un percorso dove si respira attimo per attimo, giorno dopo giorno l’essenza della spiritualità, la bellezza dei paesaggi: una riflessione sul senso della vita e sull’essere se stessi.
SULLA STRADA DELL’ARCIVESCOVO
Insomma i due ciclisti di Samarate e Castano Primo ripercorreranno il tragitto che nel 990 Sigerico – arcivescovo di Canterbury – fece recandosi a Roma per ricevere il palio da papa Giovanni XV. Già venerdì hanno portato a termine la loro prima tappa arrivando da Lonate Pozzolo a Point Saint Martin – in Valle d’Aosta – con un percorso ciclistico di circa 130 km durato sei ore. L’obiettivo e il piano progettuale prevede la divisione del percorso in circa dieci/ undici tappe – in media circa dai 100 ai 130 chilometri al giorno – per arrivare a Canterbury. La strada prevede in primo luogo l’attraversamento della Svizzera, costeggiando il Lago di Ginevra e Losanna, e della Francia con un focus incentrato in primo luogo su Reims e la parte settentrionale del paese e la zona di Calais.
Borlin e Viola sono partiti con un bagaglio di circa tre chili e mezzo a testa, a mezzogiorno il classico pranzo di fortuna e la sera si mangia negli alberghi dei percorsi intermedi raggiunti in bici prima di ritemprarsi e di riposarsi nelle case di accoglienza dei pellegrini della Via Francigena. Hanno detto: «Le nostre famiglie sono contente e rassegnate ma orgogliose di quello che è un nostro sogno che vogliamo raggiungere» e poi scherzando «senza di noi forse si sentono più libere».
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