CHE GUAIO
Gita in taxi vale tre reati
Riaccompagna la fidanzata: pioggia di denunce e sanzioni per un pregiudicato
Ha accompagnato la propria fidanzata in taxi a Parabiago e al suo ritorno a Milano sono cominciati i guai, sotto forma di sanzioni e denunce. Notte di coprifuoco da dimenticare per un 28enne milanese che è riuscito nella non facile impresa di commettere più infrazioni con un’unica azione, di per sé semplice e banale come quella per l’appunto di accompagnare la ragazza a casa.
Sono le 21.15 quando in via Engels, zona via Novara a Milano, arriva un taxi. Vi salgono due giovani: un uomo e una donna. Ed è donna anche il conducente dell’auto bianca alla quale i due passeggeri chiedono di poter essere portati a Parabiago. Tutto sembra filare liscio. Arrivati a destinazione ecco la prima sorpresa: scende solo la ragazza. Il fidanzato chiede di essere riportato a casa sua a Milano. Sono le 23.15 quando la corsa si può considerare tecnicamente finita: il tassametro segna 200 euro. Niente di strano, poiché è stata una corsa serale di due ore, con più di 60 chilometri percorsi. C’è insomma da pagare quanto si deve e stop; senonché il passeggero informa la tassista che i soldi non li ha. Chiede di poter salire per prendere il Bancomat. Una scusa? La conducente gli dice di sì, ma per non sapere né leggere né scrivere chiama anche la polizia. E la volante compare proprio nel momento in cui l’uomo informa la tassista che non può saldare il conto. Questo però diventa l’ultimo dei suoi problemi in quel momento: è stato sufficiente un controllo al terminale per accertarsi che il 28enne, gravato da svariati precedenti, col suo viaggio a Parabiago ha violato la misura di prevenzione vigente dell’obbligo di soggiorno nel Comune di Milano dalle 22 alle 7. Di qui l’immediata denuncia all’Autorità giudiziaria.
In più, il giovane si è preso anche la multa da 280 euro per non aver rispettato una delle più recenti ordinanze regionali legata all’emergenza Covid-19, visto che ha fatto ritorno a casa dopo le 23, l’orario di inizio del coprifuoco. Un piccolo record, perché è stata la prima sanzione comminata durante i controlli notturni per il primo giorno di coprifuoco nella metropoli lombarda. E resta ancora il taxi - mezzo con cui si commettono i reati più strani - da pagare.
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