ANCORA UN CASO
Picchia e violenta la moglie: arrestato
I vicini chiamano i carabinieri e salvano la donna
Le violenze duravano da tempo, la scorsa settimana in diverse occasioni era stata picchiata. Venerdì scorso, 22 gennaio, lui aveva fatto anche di peggio: dopo averla malmenata per l’ennesima volta, aveva abusato di lei. I rumori della lotta non erano passati inosservati, e a un certo punto i vicini avevano cominciato a preoccuparsi davvero.
Così avevano deciso di telefonare al 112 e di chiedere l’intervento dei carabinieri, che hanno messo fine a un incubo che durava da troppo tempo.
È successo a Parabiago, in manette con l’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale è finito un peruviano di quarant’anni: la vittima è sua moglie, stessa età e stessa nazionalità. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti le violenze nella loro casa duravano da tempo. La donna aveva sempre subito in silenzio, convinta che non ci fossero alternative.
La scorsa settimana però l’uomo ha esagerato: nel giro di una manciata di giorni la donna è stata picchiata più volte, poi è arrivata la violenza. Se i vicini hanno lanciato l’allarme, appena arrivati i carabinieri della stazione di Parabiago si sono resi conto che le preoccupazioni non erano infondate. La quarantenne era in condizioni tali che è stato necessario trasportarla al pronto soccorso, alle cure sono poi seguite le visite che hanno permesso di accertare la violenza. Così d’intesa con il pubblico ministero Ciro Caramore i carabinieri hanno provveduto ad arrestare il marito, che è stato portato nel carcere di Busto Arsizio. Il gip Luisa Bovitutti ha poi convalidato l’arresto, per il momento il peruviano resta in carcere.
In ospedale, la moglie ha finalmente trovato la forza di parlare, raccontando di una lunga serie di violenze e di abusi patiti senza ribellarsi, nella convinzione che nessuno avrebbe mai potuto liberarla dal suo incubo perché trovare la forza per reagire è davvero difficileanche se ci sono degli esempi di segno opposto . Adesso può finalmente ricominciare a vivere.
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