In Calabria
Parla varesino lo scoiattolo del Sud

Uno scoiattolo nero con il pancino bianco, con particolari ciuffi che escono dalle orecchie. È una nuova specie di scoiattolo, lo «scoiattolo meridionale» che vive nelle montagne della Calabria ed è stato scoperto da un team di ricercatori dell’Università dell’Insubria. Il piccolo mammifero si trova solo in questo angolo di mondo, i locali che vivono nella Sila lo chiamano con il nome dialettale Zaccarella o Zaccanedda per la sua particolare vivacità. Lo scoiattolo «meridionalis» (nella foto di Antonio Mancuso) è più grande di quello comune: la lunghezza testa-corpo è compresa tra i 24 e i 29 centimetri, ed è esclusa la coda che può raggiungere anche i 18 centimetri. Si tratta di una razza inconfondibile, poiché presenta un’unica colorazione del mantello in ogni stagione, è tutto nero nelle parti superiori, coda compresa, mentre il ventre è di colore bianco. Lo scoiattolo meridionale è «parente stretto» dello scoiattolo comune europeo, detto anche scoiattolo rosso, che è presente in tutto il resto d’Italia, ad eccezione di Sicilia e Sardegna.
Il gruppo di lavoro che è giunto a questo risultato, individuando la nuova specie di scoiattolo, è costituito, oltre che dall’Università dell’Insubria, da Università di Milano Bicocca, Università di Firenze, Museo La Specola, Università della Calabria, Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico, Cnr, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi e dalla Società Italiana per la Storia della Fauna «G. Altobello».
«La certezza di trovarsi di fronte a una nuova specie è giunta dopo aver analizzato un grande quantitativo di dati genetici e morfologici», racconta Adriano Martinoli che insieme a Damiano Preatoni e Lucas Wauters opera nell’Unità di analisi e gestione delle risorse ambientali del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria, «che hanno consentito ai ricercatori del nostro gruppo integrato e multidisciplinare, di giungere alla pubblicazione del lavoro, per altro su una rivista scientifica del settore teriologico (la teriologia è la scienza che studia i mammiferi ndr), Hystrix the Italian Journal of Mammalogy, che è la quarta al mondo per importanza tra tutte le riviste che si occupano di zoologia».
C’è tanta curiosità attorno allo scoiattolo meridionale. Dove vive? Cosa mangia? Come si comporta? Questo scoiattolo che è una nuova specie endemica dell’Italia vive in Calabria, sui rilievi della regione, preferendo le aree boschive meglio conservate, e in particola le pinete di pino laricio calabrese, principale habitat della specie, sebbene si adatta anche alle latifoglie: non disdegna boschetti, parchi urbani, giardini, pur se intervallati da radure e frutteti, dove può reperire più facilmente il cibo. La dieta è contraddistinta da alimenti vegetali, anteponendo quelli più calorici, soprattutto in inverno, come ghiande, castagne, nocciole, noci, faggiole (semi del faggio), con un’indiscussa predilezione per i pinoli contenuti negli strobili, specie se di pino laricio calabrese o di pino loricato. Avendo comunque un’ampia dieta, non disprezza i germogli, le cortecce, le foglie tenere, i funghi e in particolare i molti boletus pinicola o edulis, ritrovati mangiucchiati nella Sila. Lo scoiattolo nero è poi ghiotto di frutta, addirittura è stato visto in alcuni vigneti alle falde della Sila, intento a nutrirsi di fichi e uva. (v.d.)
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