AMAREZZA
Varese, la parrocchia truffata
Fondi per le famiglie in crisi raccolti coi punti Fidaty usati per un pieno di benzina

L’iniziativa è ormai diffusa un po’ ovunque anche nel capoluogo e in provincia (comunità pastorale don Carlo Gnocchi a Varese, frati minori a Busto Arsizio, solo per fare due esempi fra i maggiori per dimensioni), ma quello capitato alla comunità dei Santi Gottardo e Giovanni Paolo II (parrocchie di Bregazzana, Fogliaro, Kolbe, Rasa, Sant’Ambrogio) ha il sapore amaro di una guerra tra poveri. Meglio: a danno dei poveri.
Tempo fa il parroco don Marco Paleari ha lanciato l’iniziativa Fidaty Card Esselunga, tessera a lui stesso intestata, «sulla quale - affermava nel maggio scorso - si potranno caricare dei punti nel momento in cui si fa la spesa; come sempre, serviranno per raggiungere dei bonus da usare per gli acquisti per le famiglie assistite dalla Caritas». In poche settimane sono stati raccolti 6mila punti, pari a quasi 60 euro, pronti per essere “girati” a singoli e famiglie bisognose tramite la Caritas che opera sul territorio parrocchiale.
Poi l’amara sorpresa: qualcuno s’è recato in Esselunga, ha utilizzato la tessera senza presentare alcun documento d’identità (che, pare, non sia necessario) e in quel di Garbagnate Milanese ha sfruttato i 6mila punti per acquistare una tessera per carburante. Sessanta euro non sono una gran cifra, ma conta il gesto: fossero stati spesi in generi alimentari invece che in benzina sarebbe stato meglio...
«Dispiace, ma succede - commenta con realismo don Marco - e comunque non ci arrendiamo per questo. La tessera è stata bloccata e ne è stata aperta una nuova sulla quale, con molta gentilezza, Esselunga sta pensando di riaccreditarci i 6mila punti che hanno preso il volo».
Insomma l’amarezza rimane, ma non c’è tempo per pensarci sopra, anche perché la chiesa di viale Aguggiari intitolata a san Massimiliano Kolbe vive un momento difficile dal punto di vista strutturale. Costruita venticinque anni fa - su progetto innovativo a cupola dell’architetto zurighese Justus Dahinden - per venire incontro alla forte espansione edilizia che la zona - relativamente distante sia dal centro cittadino, sia dal rione Sant’Ambrogio e dalla castellanza di Masnago - aveva vissuto sul finire del secolo scorso, venne dedicata dal cardinal Martini, arcivescovo di Milano, il 27 ottobre 1996. Di recente sono stati effettuati lavori di ristrutturazione del tetto, dal quale provenivano infiltrazioni d’acqua piovana e di consolidamento d’una parte del rivestimento che riguarda l’angolo della chiesa dove alloggia l’organo (3.500 euro); ora è in corso la sostituzione dei battacchi e dei relativi fissaggi in cuoio. Per un po’ niente din-don di campane, ma note registrate e diffuse tramite altoparlante. L’intera comunità pastorale è però “nelle spese”: 1.500 euro costa la sistemazione della recinzione del campo da gioco a Bregazzana, di 19mila è la parcella dovuta per la verifica dello stato di salute della facciata della chiesa di Sant’Ambrogio, altri 10-12mila euro servono per mettere a norma i servizi igienici all’oratorio di Rasa.
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