GIORNATA INTERNAZIONALE
Partorire in casa, perché no?

Partorire in casa si può: non significa voler tornare nostalgicamente al tempo delle nonne o essere originali a tutti i costi, ma solo decidere di accogliere il proprio bambino nell’intimità della famiglia, con naturalezza, senza ingerenze mediche. Una scelta che si può fare ma con attenzione e coscienza, sapendo quali sono i limiti oltre i quali ci si deve recare in ospedale. A Varese di queste tematiche parla da 25 anni Marta Campiotti, ostetrica conosciuta e stimata, mamma di Pietro e Viola, moglie dell’artista Giorgio Vicentini. A casa loro, la più alta di Induno Olona, sulle pendici del monte Monarco, nello studio in giardino ci sono i colori vivi e potenti di Giorgio, mentre al piano terra ci sono le mamme e le future mamme che si incontrano per imparare lo yoga, il massaggio neonatale, le tecniche di rilassamento, i trucchi per l’allattamento. E anche per far nascere i loro bambini, quando non vogliono andare in ospedale ma non se la sentono di farlo nella propria casa: alla Casa Maternità Montallegro dal 2001 ne sono venuti alla luce 40, altri 40 sono stati assistiti nelle loro abitazioni da Marta e dalle colleghe Maria Michela Pirali e Cristina Clerici, 40 mamme sono state invece accompagnate in ospedale durante il travaglio in quanto mancavano i criteri di sicurezza per un parto extraospedaliero.
I NUMERI Marta Campiotti è presidente dell’associazione nazionale ostetriche «Nascere in casa» che si occupa di promuovere un parto domiciliare sicuro, incentrato sulla appropriatezza delle procedure assistenziali. Marta spiega che «l’80 per cento delle donne ha una gravidanza fisiologica e potrebbe partorire a casa propria, con un’assistenza professionale specifica». Attualmente solo lo 0,2% delle madri fa questa scelta, secondo i dati del rapporto Cedap, poche ma il doppio rispetto a cinque anni fa: «Stiamo osservando un aumento nel centro nord, dove l’assistenza è più qualificata e si sta diffondendo la cultura di una nuova nascita domestica. Negli ultimi anni da parte delle donne c’è molta più attenzione alla scelta del luogo e delle modalità del parto. In Piemonte e in Emilia Romagna, Marche e Lazio, sono previsti anche rimborsi economici per chi fa questa scelta, il cui costo è intorno ai 2mila euro, ma in Lombardia purtroppo il rimborso viene ancora negato».
L’ITER CON L’OSTETRICA Lunedì 6 giugno è la Giornata internazionale del parto in casa. La prima cosa da sapere è che questa scelta va preparata. Spiega Marta Campiotti: «Occorre fare un percorso con un’ostetrica di fiducia fin dall’inizio della gestazione, la futura mamma deve essere motivata, avere una gravidanza a basso rischio, voler partorire naturalmente; infine, bisogna avere un ospedale raggiungibile in 30/40 minuti, in caso di necessità». E prosegue: «Si tratta di un’alternativa sicura che riduce gli interventi medici inutili su donne e bambini sani, come la posizione litotomica, l’ episiotomia e accelerazione del parto, il taglio precoce del cordone ombelicale».
IL PROGRAMMA Per sei giorni la Casa Maternità Montallegro apre le porte per eventi ed incontri tutti gratuiti. Lunedì 6 giugno alle 11 yoga e movimento per la gravidanza, alle 12 proiezione «Il sacro della nascita» di Fredèrick Leboyer, alle 13 massaggio per la gravidanza; alle 18 incontro aperto «Nascere in casa si può» al Cesvov in via Brambilla 15 a Varese. Martedì 7 giugno alle 14 acquaticità in gravidanza alla piscina Life Pool&Fitness Varese; poi si torna alla Casa Maternità alle 18 per il laboratorio «Cibo buono per la donna», alle 19 incontro «Qualità del femminile nella medicina antroposofica» con la dottoressa Emanuela Biasci e al termine cena per tutte. Mercoledì 8 giugno alle ore 9 consulenze per allattamento, alle 11 gruppo mamma bambino 0-12 mesi, alle 19.30 proiezione di «Microbirth» e dibattito «Nascita e salutogenesi». Giovedì 9 giugno alle 18 «Evidenze scientifiche: Partorire dopo cesareo - Taglio ritardato del cordone», alle 19.30 incontro e aperitivi per medici e ostetriche. Venerdì 10 giugno: dimostrazione pratica di come portare il bambino in fascia, alle 11.30 «Riprendo tono: perineo e buonumore». Infine sabato 11 giugno alle ore 9.30 massaggio neonatale e alle 11 grande festa con pranzo di autofinanziamento.
A Induno Olona, Casa Maternità Montallegro, via Giovanni Comi 56 (non si può salire in auto), dal 6 all’11 giugno porte aperte e tutte le attività gratuite, info 348.2252517, www.casamaternitamontallegro.it; www.nascereacasa.it.
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