SALUTE
Patologie croniche: un boom
Il miglioramento delle cure e l’enorme disponibilità di farmaci, in coincidenza con il progressivo invecchiamento della popolazione, stanno cambiando lo scenario della salute.
L’esplosione delle malattie croniche, per le quali oggi si spende circa il 70-80% delle risorse sanitarie, ha portato alla ribalta una nuova tipologia di malato: il cosiddetto paziente complesso, nel quale coesistono più patologie.
In Italia il numero dei pazienti cronici con più malattie riguarda 1/3 della popolazione adulta e 2/3 della popolazione anziana, ponendo molteplici sfide al Sistema sanitario.
Il paziente complesso, nuovo protagonista sullo scenario della salute è stato il tema di un incontro promosso a Roma da The System Academy, per conto di Alfasigma.
The System Academy è un’associazione scientifico-culturale no profit che con corsi di formazione prepara operatori sanitari a sostenere l’esame di certificazione di medico esperto in medicina della complessità, un professionista formato per assistere il paziente cronico, tenendo conto di tutte le patologie e le variabili che coesistono in uno stesso soggetto.
Il profilo del malato complesso è quello di un individuo sopra i 65 anni che assume contemporaneamente più di cinque farmaci, afflitto da disabilità ma con un’aspettativa di vita più lunga che in passato.
Il medico esperto in medicina della complessità, invece, è la figura sanitaria che riesce a inquadrare il malato cronico, a fare una sintesi delle sue problematiche, a coordinare e pianificare il percorso di cura, assicurando una continuità assistenziale tra ospedale e territorio.
Tutto ciò si ripercuote positivamente sulla salute e sulla qualità di vita del paziente, ma anche sulla sostenibilità del Sistema sanitario.
Non esiste una linea guida per il paziente con multi-patologia, ma esistono tante linee guida per ciascuna malattia.
Ancora oggi l’università insegna ai futuri medici soltanto le singole branche della medicina, con il risultato di un sapere frammentato.
Qui entra in gioco la competenza del medico della complessità, che deve mettere in atto le raccomandazioni dettate dalle diverse e più recenti linee guida.
È lui che deve mettere a punto un percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale e riabilitativo rivolto a ottimizzare il più possibile le risorse disponibili.
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