PISTE CURATE
Patto per le ciclabili
Progetto di manutenzione triennale con una cooperativa e un’azienda sponsor. E la Provincia risparmia

Da anni, le segnalazioni di rovi, erbacce, foglie e fanghiglia che, in alcuni punti, invadono la pista ciclopedonale del Lago di Varese, sono direttamente proporzionali alla crescita della vegetazione con la bella stagione. Contro questa “giungla”, la Provincia, che gestisce il tracciato, ieri, venerdì 25 ottobre, ha presentato una novità per la manutenzione del verde della pista lacuale, ma anche di quella del Lago di Comabbio e del collegamento fra Biandronno e Varano Borghi.
Per i prossimi tre anni verrà avviato infatti un progetto che vedrà protagonisti profit, no-profit ed enti pubblici riuscendo così, per esempio, a raddoppiare il taglio della vegetazione infestante, ma anche di effettuare quegli interventi segnalati più volte da ciclisti e pedoni e che, finora venivano effettuati in numero limitato.
Mentre, d’ora in poi, diventeranno continuativi. Si tratta della raccolta delle foglie, abbattimento degli alberi eventualmente caduti sul percorso, l’innalzamento delle fronde. Infine qualsiasi tipo di altro intervento di piccola manutenzione, in caso di necessità, grazie a monitoraggi e controlli tramite gps: dalle staccionate alle panchine da sistemare, alle fontanelle dell’acqua da riparare.
A essere innovativa è anche la formula utilizzata, quella della sponsorizzazione: Medic-Air, azienda di Origgio verserà 88.000 euro l’anno per la manutenzione e, in cambio, potrà mettere il proprio marchio lungo i chilometri di pista, mentre la cooperativa Naturcoop di Somma Lombardo effettuerà i lavori sopra elencati.
Risultato: la Provincia risparmia e ha una pista curata meglio, l’azienda ottempera agli obblighi di posti di lavoro per i disabili e questi ultimi hanno un’opportunità di lavoro triennale.
«Abbiamo deciso di attivare la sponsorizzazione – ha detto Marco Magrini, consigliere provinciale delegato alla Viabilità – perché la manutenzione e la fruibilità delle piste ciclabili sono sempre più problematiche, a causa della progressiva riduzione delle risorse a disposizione dell’ente. Questo sistema permetterà un risparmio di 270.000 euro in tre anni e, dopo le tante segnalazioni di problemi, le ciclabili interessate passeranno da campo incolto a giardino curato».
«D’altronde - ha aggiunto Magrini - se negli anni d’oro la Provincia stanziava 6 milioni di euro nel comparto della manutenzione delle infrastrutture e del servizio anti-neve e anti-gelo, ora queste risorse si sono quasi dimezzate. E, chiaramente, non possiamo togliere fondi alle strade e alla sicurezza stradale, quindi sono state le piste ciclabili a risentire maggiormente di una diminuzione di fondi per la manutenzione. Con questo sistema innovativo, invece, vogliamo invertire la rotta».
Mentre il consigliere provinciale Alberto Barcaro ha aggiunto come «il progetto ha un valore di inclusione sociale: darà infatti l’opportunità a persone disabili di inserirsi nel mondo del lavoro in un contesto lavorativo misto e occupandosi del territorio in cui vivono».
Alla presentazione, a cui hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Brianza e il deputato Leonardo Tarantino, si è ricordato come dalla manutenzione resterà fuori il tratto del Comune di Varese per cui, però, si troverà a breve una soluzione.
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