L’INCHIESTA
Bezzolato e Ballardin: processo
Il vigile accusato di peculato, il sindaco di favoreggiamento alla sbarra dal 4 dicembre

L’udienza preliminare davanti al gup Alesssandro Chionna è finita e, com’era facile prevedere, entrambi gli imputati sono stati rinviati a giudizio.
Il processo, davanti al Tribunale in composizione collegiale, inizierà il prossimo 4 dicembre e uno in particolare dei due soggetti sotto accusa, il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin, all’epoca dei fatti al centro del procedimento anche presidente dell’Unione dei Comuni del Medio Verbano, attenderà con ansia questo momento per poter dimostrare un’innocenza sempre ribadita: non a caso il suo difensore, l’avvocato Marco Mainetti, già oggi, martedì 19 giugno, davanti al gup ha tentato la strada difficilissima del proscioglimento in udienza preliminare. E il suo compagno in questa disavventura giudiziaria?
La posizione di Ettore Bezzolato, ex comandante della Polizia locale del Medio Verbano, difeso dall’avvocato Fabio Margarini, è indubbiamente più “complessa”, ma anche in questo caso la difesa punta a smontare in udienza pubblica le contestazione mosse all’ex comandante dal pubblico ministero Massimo Politi.
Al processo parteciperà anche, come parte civile, la stessa Unione, che sarà rappresentata in giudizio dall’avvocato Elisabetta Brusa: la richiesta di risarcimento dei danni è rivolta solo a Bezzolato, mentre nulla viene preteso dal sindaco Ballardin, e si parla di 100mila euro.
Bezzolato e Ballardin sono accusati dalla Procura di aver commesso i reati di abuso d’ufficio, concussione, peculato e falso (l’ex comandante) e di falso e favoreggiamento (il sindaco).
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