IL LUTTO
Pilota d’aerei morto a New York
Trovato senza vita in hotel: l’angerese Alberto Arlotta era in forza ad Alitalia. Domani i funerali

Il “pilota con il sorriso” Alberto Arlotta è morto a 55 anni, in un hotel di New York, lasciando sgomenti i suoi colleghi di Alitalia e le comunità di Morazzone, paese di origine, e di Angera, dove abitava.
Un pilota esperto, molto amato e conosciuto da tutti i naviganti della compagnia di bandiera, che a causa di un infarto ha lasciato due famiglie nel pianto (dopo la separazione dalla prima moglie, dalla quale aveva avuto un figlio, aveva iniziato una relazione con un’altra donna che lo aveva reso padre per la seconda volta).
C’è incredulità per questa scomparsa così repentina, e i colleghi non si capacitano di non poter più condividere la propria passione per il volo con quell’uomo dagli occhi sorridenti e dai gesti buoni e generosi.
«Tu non eri il comandante, tu eri l’amico, il fratello, il collega, eri quello che faceva di noi non un crew ma un team, eri quello che ci univa dove altri cercavano di dividerci», sottoscrivono in molti.
«Avevi degli ideali immensi per riportare grande la nostra Alitalia - commenta un altro pilota - e ce l’avresti fatta perché eri affascinatamente convincente. Raccoglieremo i tuoi sogni e cercheremo di realizzarli perché tu continuerai a stare al nostro fianco, la tua anima è qui»
Arlotta era comandante di voli di lungo raggio, e ha sempre dimostrato grande empatia e professionalità� con i suoi equipaggi, la sua famiglia lavorativa e con l’handling.
Grande sportivo, le sue due passioni erano il tennis e l’alpinismo. Si allenava a Ispra, al club Euratom, e frequentava Champoluc: più volte con alcuni colleghi era salito sul Monte Bianco.
Aveva anche una barca ad Angera e amava arrampicarsi a Santa Caterina. Un autentico sportivo, come ricorda l’amico e collega, il comandante Giuseppe Lapenta.
«Non ci sono parole - dice - per esprimere il dolore e la tristezza. Alberto mancherà a tutti coloro che lo hanno conosciuto; soprattutto ai naviganti di Alitalia (e della vecchia Eurofly), mancherà il suo coinvolgente sorriso. Oltre che per la professionalità, Alberto emergeva per la sua grande sensibilità e disponibilità verso tutti. Ogni incontro era un abbraccio fraterno, sentivi che era una persona speciale. �Si dice che quando un pilota ci lascia, resti in cielo per volare solo più in alto, Alberto resterà per sempre nei nostri cuori».
I funerali si svolgeranno domani, martedì 21 agosto, alle 16 nella chiesa parrocchiale di Angera.
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