LA CURIOSITÀ
Pippo, diversamente cinghiale
Vive al Sacro Monte, si lascia avvicinare e residenti e fedeli l'hanno adottato. L'esperto: meglio non dargli troppa confidenza
Un cinghiale domestico. Un ossimoro: una parola con l'altra non può andare d'accordo. Eppure al Sacro Monte c'è un animale che sta diventando molto popolare, che non scappa, che è apparentemente mansueto nonostante la sua natura dica il contrario, che non si allontana mai troppo dall'area del Mosè vicino al quale "risiede", proprio nella zona dove si prendono gli ascensori per salire al santuario.
Il nome che è stato scelto dagli abitanti del borgo non è proprio di quelli che incutono terrore. Hanno battezzato il cinghiale Pippo. Ormai, Pippo è una star.
Al punto che persone che non abitano a Sacro Monte ma che nel borgo d'arte e fede trascorrono il tempo libero, gli portano la cena.
«E' come se fosse stato adottato dagli abitanti e da chi vuole bene a Santa Maria del Monte», dice Gianni Trotta, vicepresidente dell'Associazione Amici del Sacro Monte. E Ottavio Lonati, che è il fondatore del Principato di Santa Maria del Monte, l'associazione ricreativa e culturale salita alla ribalta della cronaca recente per aver formalmente invitato in villeggiatura il principe William e la principessa Kate, con il loro pargolo reale, dice che «Pippo è conosciuto anche dai fedeli che amano frequentare la montagna sacra sopra Varese».
La zona che predilige il cinghiale è quella in cima alla rizzada e vicino all'area boschiva del vecchio cimitero. I primi avvistamenti risalgono almeno a un paio di mesi fa ma soltanto di recente la sua presenza è diventata "stanziale".
Gli abitanti del Sacro Monte hanno imparato a conoscere l'ungulato e a non averne paura. Anche perché Pippo si lascia avvicinare con relativa semplicità, fatto assai strana per la sua specie. Un elemento che sorprende anche un esperto zoologo come Adriano Martinoli, a capo dell'Unità di Analisi e gestione delle risorse ambientali dell'Università dell'Insubria.
«Trovo molto strano che un cinghiale diventi così mansueto, al punto che non si può scartare l'ipotesi che si tratti di un ibrido, cioè di un cinghiale maiale - dice il docente - ma soprattutto che sia stato tenuto in cattività in passato».
Di certo, bisogna essere «molto prudenti nell'approccio con questo animale» e bisogna porre «molta attenzione» perché le reazioni dei cinghiali posso essere pericolose.
«Non solo perché il cinghiale è un animale aggressivo ma anche perché, di solito, quando una persona si avvicina troppo, si rischia di farlo spaventare e dunque la reazione potrebbe essere non piacevole per chi si trova vicino».
Inoltre, è grande il rischio che questo animale possa avere e trasmettere alcune patologie pericolose. Da qui la necessità di mantenere le distanze.
«Si tratta di animali selvatici che anche se apparentemente addomesticati possono avere comportamenti non prevedibili», prosegue il professor Martinoli. Solo i maschi adulti di cinghiale, di solito, vivono da soli e in modo molto schivo. Le femmine invece prediligono «il branco che riunisce più generazioni di femmine, mentre i maschi formano branchi di esemplari giovani».
I cinghiali sono onnivori, «mangiano davvero di tutto, da tuberi, ghiande, erba e radici, alle carcasse di altre animali agli insetti», e predilige trovare rifugio per riposare nella boscaglia fitta. Davvero un carattere espansivo, dunque, ha Pippo, cinghiale diverso e amante dell'arte.
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