PARALIMPIADI
Cinque stelle Polha in Corea
Trazione varesina per l’Italia di para-ice hockey

Dalla Polha Varese alla Corea, cinque stelle alle Paralimpiadi. Continuare a dare il massimo, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, sconfitta dopo sconfitta. Sospinti da una grande amicizia e da un sogno altrettanto grande.
Il percorso d’avvicinamento alle Paralimpiadi di PyeongChang non è stato una passeggiata di salute per gli azzurri dell’Armata Brancaleone, rappresentativa lombarda di para-ice hockey composta da giocatori tesserati per la Polha Varese. Ma ora che i riflettori si stanno per accendere sul grande palcoscenico, tutti hanno la certezza che ne sia valsa la pena. Sono cinque i giocatori tesserati per il club diretto da Daniela Colonna-Preti chiamati a indossare la maglia dell’Italia ai Giochi coreani. Conosciamoli meglio.
Santino Stillitano è forse l’uomo più rappresentativo. Il 48enne portierone di Bregnano, in provincia di Como, è tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Sposato, tre figli, lavora per una nota azienda produttrice di yogurt. È pronto ad affrontare la sua terza Paralimpiade.
Sarà invece la quarta volta per Bruno Balossetti, 44enne difensore. Risiede a Postua (Vercelli) e lavora come geometra. Non ha paura di dichiarare l’obiettivo della spedizione azzurra: vincere una medaglia.
In attacco ci sarà Roberto Radice, classe 1981, in Nazionale da Vancouver 2010. Novello sposo, vive nei pressi di Crema e lavora per la Federazione Italiana Sport Ghiaccio. «Andare avanti, anche con una gamba sola», questo il suo motto.
Suo compagno di reparto è Alessandro Andreoni, il più giovane del team con i suoi 21 anni. Lo studente di Brunello è l’unico varesino doc della squadra. Azzurro dal 2015, ha già vissuto una grandissima emozione: la conquista dell’argento agli Europei del 2016.
Infine c’è la new entry Sandro Kalegaris, classe 1990. Vive in Austria, ha la doppia nazionalità e s’è tesserato con la Polha proprio per poter partecipare ai Giochi, nonostante non abbia ancora vestito la maglia dell’Armata.
Dello staff tecnico diretto dall’ex mastino Massimo Da Rin fa parte Kalle Muhr, coach dei Brancaleoni. L’allenatore milanese ha portato entusiasmo e gioco alla squadra e sarà fondamentale anche in azzurro. A completare la delegazione della Polha c’è lo storico attrezzista Roberto Marchiorato, al seguito della Nazionale da Torino 2016.
«Sono orgogliosissima di questi ragazzi - commenta Daniela Colonna-Preti -. La nostra squadra è sempre rimasta compatta, nonostante le avversità e i risultati negativi, con in testa un obiettivo più alto rispetto al campionato italiano: la partecipazione ai Giochi. La scelta di affidare il gruppo a Muhr s’è rivelata azzeccata, perché il coach è riuscito a motivare i giocatori ed a sdrammatizzare nei momenti difficili. Come Polha, abbiamo mandato quattro atleti alle Paralimpiadi estive di Rio de Janeiro del 2016 e ora ne avremo cinque a PyeongChang. Non è da tutti».
In Corea l’Italia si cimenterà anche nello sci alpino, nello sci nordico e nello snowboard, per un totale di 26 azzurri che, curiosamente, sono tutti uomini.
La cerimonia inaugurale è in programma venerdì, mentre l’esordio della Nazionale di para-ice hockey è previsto per sabato, quando in Italia saranno le 4 di mattina. Prima avversaria la Norvegia, in quello che probabilmente sarà il match più importante della fase a gironi: gli azzurri contendono agli scandinavi il ruolo di seconda forza del raggruppamento alle spalle dell’inarrivabile Canada, con la Svezia a recitare il ruolo di outsider. In bocca al lupo.
© Riproduzione Riservata