IL CASO
Porto Ceresio, acqua col contagocce
Serbatoio sottostimato: disservizio verso Ca’ del Monte

Da molti anni il serbatoio d’acqua che serve le abitazioni dell’ultimo tratto di via Farioli, verso la frazione di Ca’ del Monte a Porto Ceresio, si dimostra palesemente sottodimensionato rispetto alle reali necessità degli abitanti. La conseguenza è che basta piova poco o la vicina di casa riempia la piscina, per rimanere senz’acqua per giorni. Nel corso degli anni sono state fatte molte segnalazioni in Comune, presso la stazione locale dei carabinieri, e ultimamente anche ad Alfa, la società che ha preso in mano la gestione dell’acqua ormai da circa due anni. Nulla, però, è stato sistemato definitivamente e il problema dell’acqua a intermittenza prosegue ogni estate.
«Il serbatoio è evidentemente troppo piccolo - afferma Bruno Piantanida -, in origine già mal progettato, visto che la base di cemento è molto ristretta. Quando si riempie, perché la sorgente è molto ricca, i residui d’acqua s’incanalano in un tubo che continua a scaricare nel bosco». Anche per un altro abitante del luogo si tratterebbe di inutile spreco, problema che andrebbe risolto insieme all’intermittenza dei rubinetti, specie in estate.
«L’anno scorso è stato il peggiore - aggiunge Paolo Franzato -, perché, con la siccità, siamo rimasti senz’acqua per una settimana intera. Ci siamo rivolti a tutti per sistemare la situazione, anche ai carabinieri, perché si tratta di non garantire un servizio primario per i cittadini. Il serbatoio andrebbe semplicemente cambiato per metterne uno più grande». Franzato abita in via Farioli da tredici anni e le cose non sono mai cambiate, nonostante le tante segnalazioni. Con il passaggio ad Alfa nella gestione dell’acqua qualche miglioramento s’è visto.
«Prima di tutto Alfa ha sostituito il cloro con un impianto a raggi infrarossi per la purificazione dell’acqua nel serbatoio - spiega -, evitando così che si ripetesse il grosso avvelenamento per eccessiva aggiunta di cloro capitato tre anni fa, quando noi siamo stati tutti intossicati e alcuni miei animali sono morti. Inoltre ha risolto in maniera celere un problema di mancata erogazione di acqua (uno dei tanti avvenuti in passato), quando invece il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e l’idraulico di riferimento non erano riusciti a porre rimedio, se non ipotizzando bizzarre soluzioni. Tuttavia la questione rimane aperta».
Alfa, almeno per il momento, quest’anno non ha ricevuto ancora nessuna segnalazione da via Farioli. «Nei casi di emergenza occorre chiamare il pronto intervento al numero 800.434431 - dicono dagli uffici della società -. Per quanto riguarda la “perdita”, si tratta del cosiddetto “troppo pieno” che c’è in tutti i serbatoi piccoli alimentati da sorgenti, per i quali non è possibile dosare l’acqua in ingresso. Comunque l’acqua non utilizzata viene semplicemente restituita all’ambiente. Non si esclude che questo serbatoio possa anche essere sostituito, ma trattandosi di un servizio destinato a poche abitazioni, prima è necessario investire su questioni di più vasta entità».
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