ARREDI URBANI
Porto Ceresio, installazioni contestate
Tra canoe e matitoni, non piacciono a tutti le opere all’aperto

Stanno suscitando stupore e meraviglia quelle installazioni disseminate in diversi punti del paese. Qualche volta sono nate anche critiche e accese discussioni. Adesso, per il sindaco Marco Prestifilippo, è giunto il momento di rendere conto del pensiero dietro queste opere di cui è stato impreziosito il territorio comunale. Le ultime in ordine di tempo sono state le panchine letterarie. Una, che porta l’immagine dell’articolo 3 della Costituzione, è stata posizionata davanti al monumento ai Caduti in piazza Bossi, mentre le altre due (immagine di Porto illuminato con una frase di Daniel Pennac e un verso di Antoine De Saint-Exupéry) si trovano entrambe nello spazio compreso tra la passeggiata a lago e piazzale Luraschi, in prossimità della biblioteca.
«L’ispirazione letteraria - spiega Prestifilippo - era già stata alla base della realizzazione, da parte di alcuni artisti nel mese di settembre, di cinque nuovi murales che rappresentano le citazioni di Ungaretti, Kant, Tiziano Terzani, Alda Merini e Giacomo Leopardi. Allora è nata l’idea delle panchine letterarie, che intendono offrire un’occasione in più per fermarsi a riflettere anche sulla vita, sui valori che ci guidano e sul senso di comunità, ammirando, nello stesso tempo, il contesto naturale in cui si inserisce il nostro borgo».
In realtà le panchine dedicate alla riflessione e alla letteratura stanno piacendo a tutti. «È la cultura che lega tutti i nostri progetti, come un filo sottile - prosegue Prestifilippo -. È la cultura che si vuole esprimere a Porto Ceresio, arricchendone la vivibilità e l’attrattività, e che si esprimerà ancora in tante forme, come manifestazioni artistiche, musicali, presentazioni di libri, incontri a tema. L’obiettivo è quello di coinvolgere bambini e adulti, cittadini e visitatori in una cornice naturale che più bella non potrebbe essere».
Le prime installazioni sono state invece due canoe, una sul lungolago e un’altra all’ingresso del paese, salutate entrambe con una certa riluttanza dai cittadini. «Non rappresentano un missile in verticale o un jet in orizzontale - specifica il primo cittadino -, ma si tratta di due canoe dismesse e donate dai nostri canottieri per essere installate a ricordo delle tante imprese compiute in tanti decenni solcando il nostro come altri laghi. Sono due canoe di lago poste lì a esaltare il valore dello sport e l’impegno dei giovani». Queste installazioni devono ancora essere completate, perché ciascuna vedrà l’aggiunta di due remi e di un’insegna, inoltre, attorno a quella sul lungolago, verrà posata una seduta circolare. Anche quest’ultima, quindi, sarà una panchina sulla quale “sedersi e mirare”. Altri oggetti contestati, le due matitone poste sul lungolago, in prossimità di Villa Treves. «Sono un pensiero per i bambini - risponde il sindaco -, in un punto non scelto a caso, ma in un luogo pieno di fascino per quell’età. Sotto lo sguardo benevolo dei due leoni scolpiti, anche i bambini hanno la possibilità di fermarsi, ammirare il paesaggio e scoprirne la bellezza».
© Riproduzione Riservata