COMMEMORAZIONE
Porto Ceresio, omaggio ai due finanzieri eroi
Cerimonia in ricordo di Domenico Amato e Tullio Centurioni nel giorno dell’anniversario della fondazione della Gdf

In occasione del 250esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza e all’interno del programma delle iniziative, di carattere provinciale e nazionale, il Comune di Porto Ceresio e il Comando provinciale delle Fiamme gialle organizzano per domani, venerdì 5 aprile, una cerimonia pubblica. La finalità è quella di celebrare, nel contempo, l’anniversario e la memoria dei due finanzieri, Domenico Amato (appuntato) e Tullio Centurioni (finanziere), “eroi del Ceresio”. I due militari sono stati insigniti della medaglia d’oro al merito civile per l’aiuto prestato ai profughi ebrei e ai perseguitati politici durante la Seconda guerra mondiale. A loro è dedicato il monumento, in prossimità della stazione ferroviaria, costituito da un obelisco con lastra di vetro e iscrizione di dedica.
La cerimonia si svolgerà in due fasi. In un primo momento, il solenne omaggio ai due finanzieri nell’omonimo piazzale “Amato e Centurioni”, dove la stele commemorativa posta a ricordo il 17 settembre 2010 sarà arricchita con un memoriale costituito da alcuni pannelli commemorativi.
In un secondo momento, nel nuovo palazzo della cultura “Salvatore Ferrara” verrà inaugurerà una mostra storica sulla Guardia di finanza che rimarrà aperta fino al 14 aprile.
L’iniziativa nasce dal rapporto di collaborazione tra il Comune e la Gdf che, a Porto Ceresio, affonda le proprie radici n una lunga e gloriosa storia. Tanti documenti e cimeli raccolti da Salvatore Ferrara nel suo Museo “Ricordi di un tempo” rappresenteranno il materiale di base per l’allestimento della mostra, alla quale potranno dare un contributo anche le classi della scuola attraverso le loro ricerche.
Amato e Centurioni sono stati definiti eroi del Ceresio perché, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, si prodigarono con eccezionale coraggio aiutando i profughi ebrei e i perseguitati politici a espatriare clandestinamente. Arrestati dalle autorità tedesche, furono trasferiti in Austria, dove persero entrambi la vita in un campo di sterminio nazista.
La loro storia si inserisce all’interno della gloriosa storia di un Corpo, la Gdf, amato dalla gente e al servizio di tutti, che merita di essere celebrato soprattutto in occasione dei suoi 250 anni.
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