LA STORIA
«Non possiamo vederci da marzo»
Carlos e Sara: lui dominicano, lei di Pregnana. La vita sospesa delle coppie binazionali
Il conteggio dei morti per covid-19 e le difficoltà economiche provocate dal lockdown occupano la maggior parte dei nostri pensieri, monopolizzano le nostre preoccupazioni e le nostre angosce quotidiane.
Esistono, però, altre tragedie minori provocate dalla pandemia a cui magari non pensiamo con immediatezza, e che mettono in difficoltà seria le persone. È il caso di Sara Resta, una ragazza di Pregnana Milanese, che non può ricongiungersi con il fidanzato Carlos - dominicano - ormai da marzo.
Sara e Carlos sono fidanzati da due anni e, nonostante la distanza importante, nel corso della loro relazione si sono visti molto spesso. «Carlos veniva in Italia ogni due mesi circa - racconta Sara - e si fermava a lungo. Proprio in Italia ci siamo conosciuti e siamo riusciti a portare avanti una relazione a distanza felice grazie ai continui viaggi di Carlos. A febbraio sono partita per la Repubblica Dominicana e mentre mi trovavo lì è scoppiata la pandemia di covid-19. Sono rientrata grazie a un volo organizzato dalla Farnesina, era già ormai il 25 marzo, e ho salutato Carlos sperando di poterlo riabbracciare presto, a lockdown finito: a luglio, forse ad agosto. Ma così non è stato».
La Repubblica Dominicana, infatti, è stata inserita dal Governo italiano nell’elenco F, che comprende tutti i Paesi da cui non si può entrare in Italia nemmeno per eccezioni comprovate: questo significa che Carlos non potrebbe partire nemmeno se fosse regolarmente sposato con Sara e se anche chiedesse la residenza in Italia non sarebbe valida ai fini dell’ingresso nel nostro Paese perché concessa successivamente al 9 luglio 2020.
«Questa problematica non riguarda solo me - continua Sara - ma decine e decine di coppie binazionali che magari non si vedono da più di un anno. Ci sono donne che hanno partorito senza l’appoggio del marito, coppie sposate che non possono riabbracciarsi e urgenze anche gravi a cui non viene dato ascolto. La nostra vita è come sospesa: non possiamo fare progetti, non possiamo guardare con speranza al futuro, non sappiamo nemmeno quando ci rivedremo e quando le liste verranno cambiate. Isolamento fiduciario, tamponi, segnalazioni alle Ats: siamo disposti a fare di tutto pur di rivederci, ma non sappiamo più a chi rivolgerci. Se il Governo non ascolta nemmeno l’Unione Europea, perché dovrebbe ascoltare noi?».
Sara fa riferimento all’intervento della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, che con l’hashtag >loveisnottourism (l’amore non è turismo) ha chiesto agli Stati europei di facilitare il ricongiungimento delle coppie binazionali separate a causa di covid-19, sposate o meno.
Ora più che mai abbiamo bisogno di avere al nostro fianco le persone amate - recita il tweet della campagna della presidente - e questo aumenta la frustrazione di chi, come Sara, sente da un lato la vicinanza di alcune istituzioni e la lontananza di altre. «Aspetto Carlos a Pregnana - conclude Sara Resta - non so quanto tempo ci vorrà e non so se avremo la fortuna di vedere la Repubblica Dominicana finire nell’elenco E (Paesi per cui valgono le eccezioni di ricongiungimento) come è successo a India e Stati Uniti. Non è possibile pensare di tenerci separati dai nostri affetti fino alla fine della pandemia: chi può, ascolti la richiesta di aiuto di tante, troppe coppie binazionali che si sentono discriminate proprio come noi».
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