SERIE C
Pro Patria, prove di futuro
Budget da stabilire, priorità Javorcic per la panchina
Manovre per il futuro. Chiusa una stagione straordinaria con una eliminazione (dai playoff) amara, la Pro Patria guarda avanti. Il primo passaggio, fondamentale, sarà l’incontro fra il presidente Patrizia Testa e il direttore sportivo Sandro Turotti. Tema? Il budget. Sì, perché un’intera annata condizionata dal Covid ha provocato ripercussione su equilibri economici già notoriamente difficili da mantenere per un club di Serie C. Turotti dovrà capire, cioè, se le ipotesi di spesa saranno ritoccate al ribasso o rimarranno quelle più o meno già definite. La sostenibilità resterà comunque la strada maestra: quindi crescita e valorizzazione dei giovani e scommesse ragionate.
Poi la priorità diventerà l’allenatore. Proseguirà il matrimonio con Ivan Javorcic? I giochi sono aperti. Il rapporto collaudato, fatto di stima reciproca sia a livello professionale che umano, è una garanzia sulla trasparenza del percorso che porterà alla decisione definitiva. I punti fermi. Uno: Javorcic, artefice di un lavoro eccellente, rimane la prima scelta per la panchina della squadra che verrà. Due: il tecnico si sente parte del progetto biancoblù e ha motivazioni forti legate alla consapevolezza della qualità dell’ambiente e del tipo di lavoro che vi può svolgere, senza pretese di organico a vincere; lo stesso tecnico, però, ha anche una comprensibile ambizione di carriera e potrebbe scegliere di cambiare se gli pervenisse un’offerta seria e importante da categorie superiori. Questa la cornice di un quadro che verrà dipinto nelle prossime settimane: da capire se la figura che ne uscirà sarà quella del trainer croato ancora seduto sulla panchina della Pro oppure quella che lo ritrae con la mano alzata a palmo aperto per un saluto emozionato.
A seguire si penserà alla squadra. O meglio, Turotti ci sta già ragionando ma va da sé che una direzione precisa verrà presa una volta stabilito il budget e sciolto il nodo allenatore. Prematuro prefigurare ora un disegno preciso, possibile ipotizzare mosse verosimili. Ad esempio il riscatto di Gianluca Nicco, colpo dello scorso mercato estivo che sul campo ha rispettato le aspettative nel migliore dei modi. È in prestito dal Piacenza ma via Ca’ Bianca ha un diritto di riscatto a cifre già fissate, quindi il pallino in mano. Il dialogo con giocatore e procuratore è già partito, la permanenza di Nicco diventerà realtà, salvo colpi di scena.
Capitolo Emmanuel Latte Lath. Il suo rilancio in grande stile è stato uno dei successi più significativi della Pro Patria: 11 gol tra campionato, playoff e Coppa Italia, prove spesso eccellenti, continuità d’impiego. L’attaccante ivoriano di proprietà dell’Atalanta è in prestito secco e tornerà indietro. Però il club biancoblù proverà a imboccate la stessa strada percorsa la scorsa estate per Kolaj, ossia ottenere il prestito di Latte anche per la prossima annata. Non sarà semplice: reti e prestazioni hanno riacceso i riflettori su di lui. A proposito di “prestiti bis”, potrebbe concretizzarsi quello di Davide Castelli, punta dalle qualità interessanti e dai margini di crescita ampi: a Busto potrebbe proseguire il processo di miglioramento in maniera ottimale. Tutti scenari credibili ma ancora da sviluppare, comunque: il tempo delle certezze arriverà più avanti.
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