SERIE C
Il Barça alla Pro: ora in Champions
Messaggi di congratulazioni dal Rezzato e dalla società blaugrana. E si prospettano rinforzi societari

Sembra che sul pianeta serie C sia atterrato un marziano la cui navicella ha i colori bianchi e blu.
Piovono complimenti come manna, perfino i rivali del Rezzato hanno mandato un messaggio augurale riconoscendo signorilmente il valore della Pro Patria («un grazie di cuore a loro che sono stati fieri rivali e ci hanno aiutato crescere», la risposta del d.s. Sandro Turotti).
Perfino il Barcellona ha voluto partecipare alla promozione dei bustocchi, augurando a Patrizia Testa di continuare il lavoro affinché, fra qualche anno, ci si possa affrontare in Champions League (!). Esagerazioni del dì di festa, anche perché dietro le quinte si cominciano a mettere a fuoco i progetti ma anche i costi legati al salto di categoria. Vietato, per ora, dare un calcio all’euforia dopo un campionato duro e difficile dal punto di vista tecnico e mentale.
Forse il sorprendente girone infernale in cui è stata gettata la Pro adesso diventa un patrimonio perché gli avversari, di livello, hanno forgiato il carattere e hanno convinto Javorcic e i suoi pretoriani che ogni distrazione sarebbe stata fatale.
Fosse per la presidentessa, Turotti e Javorcic avrebbero già firmato il rinnovo ma prima bisogna sedersi a un tavolo perché non si può solo ascoltare la voce del cuore. È anche vietato perdere di vista la realtà.
La serie C si sta strutturando come il professionismo comanda dovendo evitare le figuracce di questo campionato in cui una squadra ha abbandonato a stagione in corso e un’altra ha tirato a campare non potendo evitare la retrocessione. E incombono anche le seconde squadre per dire che se si vuole stare qui non lo si può fare con metodi dilettantistici.
Conoscendo Patrizia Testa, è certo che affronterà in salto di categoria con la consapevolezza che non si può improvvisare.
Si spiegano così i suoi appelli, accorati e condivisibili, per trovare sostegno al suo progetto di far tornare grande la Pro. Qualcuno ha risposto, altri sarebbero nuovamente intenzionati a rispondere pur sapendo che la loro venuta a Busto non può prescindere dalla presenza, nel futuro consiglio, dell’amata presidentessa bustocca.
La pista che porta a Marco Calleri, e con lui all’imprenditore Giulio Gravina, già sponsor dell’Atalanta con la sua Italpol, potrebbe riscaldarsi. è una possibilità, non una certezza anche perché sarebbe comunque un rapporto da valutare e costruire.
Si lavora anche per il consolidamento del settore giovanile attraverso nuovi apporti che consentano di alleggerire i pesi economici generali. Perché i costi e soprattutto scadenze non sono di poco conto. Entro il 30 giugno bisogna iscrivere la squadra, versare la fidejussione, accordarsi, ad esempio con la cooperativa degli steward il cui contratto va allegato al momento dell’iscrizione.
Patrizia Testa ha sempre onorato tutto e lo onorerà ancora ma non si può chiedere solo a lei di sostenere il peso della gestione. L’avvento di qualcuno sarebbe un riconoscimento al suo impegno per la Pro Patria, per la città, per il calcio che abbraccia questa donna forte e determinata.
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