L’ESCLUSIONE
Coppa Italia dei vip? La Pro dice no
Il ds Sandro Turotti: «Creata una piccola Superlega»

«Non ha senso». Sandro Turotti, direttore sportivo della Pro Patria, boccia il nuovo format della Coppa Italia che esclude le squadre di Serie C (e D). Non è tanto una questione economica: il fatto di giocare in trasferta contro le formazioni delle categorie superiori, con riscontri di pubblico (prima della chiusura per Covid) quasi sempre trascurabili, portava spesso a spese maggiori rispetto ai ritorni. Però, ora, tagliando fuori preventivamente le formazioni della terza serie, «si spengono i sogni e la meritocrazia».
La definizione con cui il dirigente di via Ca’ Bianca etichetta la nuova Coppa Italia con la partecipazione esclusiva dei club di A e B, è una sintesi eloquente del suo pensiero: «Una piccola Superlega».
Poi l’aggiunta: «Capisco che è una scelta fatta ragionando in termini di business, ma non mi piace. Io una riforma l’avei fatta, però diversamente: avrei permesso alle piccole squadre di ospitare avversari più importanti. Non avrei preteso Juventus, Inter o Milan, perché sappiamo tutti che oggi non è possibile. Però, almeno nei primi turni, era fattibile concedere il fattore campo alle più piccole. Nel nostro caso, sarebbe stato bello ospitare il Vicenza invece che andare da loro».
Già perché la Pro Patria si è fatta valere nella competizione tricolore. Ha superato il primo turno vincendo a Livorno e nel secondo, a Vicenza, ha fatto tremare un avversario di Serie B: i veneti l’hanno spuntata soltanto ai supplementari. E comunque c’è chi, negli ultimi anni, è riuscito ad avanzare sorprendentemente partendo dalla serie C. Eclatante il caso dell’Alessandria, che nel 2016 arrivò fino alla semifinale con il Milan o il Pordenone che, nel 2017, costrinse l’Inter ai calci di rigore per superare gli ottavi di finale.
L’attualità della Pro Patria, comunque, resta concentrata sui playoff: domenica 9 maggio arriverà allo Speroni la Juventus Under 23 per il primo turno della “fase gironi”.
Partita secca, tigrotti col vantaggio del pareggio a favore al 90’ per passare il turno. Un beneficio acquisito per meriti: a determinarlo il quinto posto conquistato al termine della regular season (decima in graduatoria, invece, la Juventus Under 23) che sarà mantenuto, in caso di avanzamento, anche nel secondo turno quando la truppa di Javorcic troverebbe una fra Lecco, Albinoleffe e Pontedera.
La squadra si sta allenando in serenità.
Le assenze certe, numerose e pesanti, lasciano del rammarico ma il gruppo guarda fiducioso alla sfida coi bianconeri.
Giobedì 6 maggio è stato operato Luca Bertoni, il play infortunatosi alla spalla durante il match con la Giana Erminio. Il club fa sapere che il giocatore «è stato sottoposto, presso il Policlinico di Monza, a intervento chirurgico di stabilizzazione del cercine gemoideo della spalla destra» in seguito a una «lussazione scapolo-omerale».
L’operazione è «perfettamente riuscita» ma la stagione del centrocampista si ferma qui.
Oltre a Bertoni, domenica saranno out Lombardoni (operato nelle scorse settimane), Parker e Fietta oltre all’infortunato cronico Ghioldi. Qualche speranza, almeno per la panchina, viene nutrita per Colombo e Galli. Discorso analogo per il secondo portiere Mangano. Rispetto alla vittoria di Alessandria, che ha chiuso la regular season, tornerà disponibile Brignoli, che ha scontato la squalifica.
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