IL PROCESSO
Usura e turbativa d’asta: chiesti 8 anni e 9 mesi per l’architetto Cocciolo
La richiesta di condanna del pm a carico dell’ex consigliere comunale di Legnano ed ex dirigente scolastico a Parabiago

Una condanna di 8 anni e 9 mesi. Più 13.500 euro di multa. E’ la richiesta del pubblico ministero, Ciro Caramore, nel processo in corso a Busto Arsizio a carico di Alfonso Cocciolo. L’ex consigliere comunale di Legnano ed ex dirigente scolastico (è stato vicepreside all’Itet Maggiolini di Parabiago) è accusato di usura e turbativa d'asta.
STORIA COMPLESSA
La storia è complessa perché ingloba due filoni distinti delle attività del protagonista, Cocciolo (architetto ed ex consigliare comunale di Unione italiana, difeso dall’avvocato Roberto Grittini): il prestito di denaro a tassi di interesse folli, che arrivavano anche al 120 per cento e gli intrallazzi all’ombra dell’istituto.
LE VITTIME
Vittime di usura tre imprenditori edili che si erano ritrovati in braghe di tela e che avevano scelto la peggiore delle soluzioni per uscire dalla crisi economica, rivolgendosi all’architetto e ad altri due suoi presunti complici. Sul fronte scolastico invece il cinquantottenne avrebbe fatto le creste sui lavori, i servizi, gli appalti e le forniture che assegnava su delega dei suoi superiori. Dal 2012 al 2017 avrebbe affidato direttamente e illecitamente opere ad alcune aziende (una delle quali specializzata in attrezzature informatiche a cui l’imputato avrebbe erogato 153mila euro in cinque anni) senza gare, contravvenendo ai principi di rotazione degli incarichi e in alcuni casi frazionando artificiosamente gli appalti.
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